Volontà - anno VIII - n.12 - 15 aprile 1955

Intendiamo la lezione di Torino per ciò che essa ci mostrn: infine, una rivolta dei lavoratori, , Questa volta essi so,w andati comunque alle urne (e qui possono d"v– vero aver giocat.o sia le pressioni padronali sia quelle sindacali.: è così fa– cile, con l'aumento dei seggi, accertc,re chi vota e chi non. vota). Ma la prossima voltu la delusione siam certi la avranno i sindacalisti professio– nali. dei cosidetti democristiani e cosidetti socialdemocratici. La prossimll, volta, lo auguriamo almeno, nascerà alfine entro le fab– briche FIA1' la. novi.tà delle liste autonome, compilate nella /llbbrica, fuori del controllo dei Si,ulacati, includent.i persone scelte non per la loro fe– deltà ad ww. od altrc1, ideologia ma per la loro rettitudine e il loro coraggio e ~oprltlutto la loro i,uli.penden:a reale di giudizio. Allora. la lezio,re dei lavoratori torinesi a tutti i lavoratori italiani avrà ra.ggiunto il suo sviluppo naturale. Allora i vari Togliatti e Nenni e Saragat e Fanfani e C. sentiranno davvero la terra tremare sotto i loro piccoli troni. Questi feudatari-del– l'epoca-del-macchinismo dovranno porsi in dubbio la permanenza dei loro poteri. Verso quel giorno, però, occorre lavorare. Non bastano discorsi. A Torino, c'erano, ai tempi in cui bollivano in pentola le volontà dei Con• .,igli.e di << Ordine Nuovo>>,degli. anarchici che costituivano il succo della mi11estrc1-. Oggi, son es5i c,ttivi almeno o divenirne il sale? V. DUELLI Un parlamentare monarchico cd un avvocato si 1ono b:11tu1iin dueUo. 11 fatto, le reazioni <-hcha generalo, danno occasione per alcune rifleoioni, che eBponiamo jn l,c). l'ordine. l - Motivo della contcaa: l'affermazione che il signor Delcroix, trombone renorico del ftiscismo di ieri e di quello che vanamente ai tenia di far rinascere oggi, grande m11- 1ila10 cspos10 i;ulle piane come una lezione pcrmanenic di eroismo, è elato ferito acci– l1cntalmcnte da uno tco1,pio nelle retrovie, non già combattendo :il fronte. t un /atto da non dimcn1icarc; da ricordare H pili !peuo pouibile alla gente che anoora parla di « eroi » della guerra. 2 - Del duello potrebbe diui che aves1e come condizione « fino all'uhima gr:if. fia1ura ». E' stato f:1110cessare .:ippcna i duellanti si sono punii l'un l'aliro abbastanza per far uscire alcuni! goccie di t:lllgnc dalle loro braccia. Ridicolo chiamarlo « bauersi 'I>. Anche queuo da riC<lrdare, da citare spesso a11a gente .che mngnilìca il ((cr.,raggio ». 3 - Ln Chiesa ha pronunciata ln scomunica <-oniro i duellami, i padrini, ecc. La stessa Chiesa cnuolica che non hn scomunicato nt" Hitler nè Mussolini nè Stalin nè Roo• sevelt nè Churchill, nè altri dei oondunori-di-guerra, scomunica due signori che voglion for della ginnastica m:11tu1inaC<lD due sciabole, a distanza surtìciente per non far.si male. fatto anch'esso notevole, ila ricordare a chi 11o!tengache la Chiesa intcr,•iene con le sue ~an-:.:ioni laddove il male si manifc.Ma, 675

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