Volontà - anno VIII - n.12 - 15 aprile 1955

CRESCETE E MOLTIPLICATEVI A 1·TORELLI riottosi e-avidi di libertà, di cui certo farebbero malde.Slro uso, mani sagaci drizzano via via steccati dentro -i quali ]i sospingono vers:o la comune dimora; con altrettanta sollecitudine Je gerarchie ccclestia– •tiche si fanno tutrici della nostra anima e la sospingono verso ]a via del Uenc teologale e, in Paesi sfortunati come l'Italia, alternano al pungolo della persuasione personale, que]Jo, ben altrimenti efficace, delle disposi– zioni Jegislative e coattive dello Stato, e per sempre pii1 vaste materie. Modo di ribellarsi non v'è, fuor che l'ipocrisia uel generale conformi– smo. Su oorli argomenti, quali ad esempio la libertà di coniugi di appren– dere ed usare i melod.i più efficaci per non avere figli <1uando non li ,·o– gliono, lo steccato delle ammonizioni e degli avvertimenti teologici si è so– ]idificato in un minaccioso articolo de] Codice Penale, il 553, che dice: « Chiunque pubblicamente incita a pratiche contro la procreazione o fa 1>ropaganda contro di essa è puuito con la reclusione fino ad un anno, ecc. ».' Vien fatto di risalire alle fonti prime che hanno determinato disposi– zioni giuridiche che sono un privilegio dell'Italia e della Spagna; pur con– sapevoli in partenza che fra il buon senso del laico e i d.ogmi di tede mil– Je,rnri l'ineonlro è quanto mai improbo e inconcludente. Avremo almeno soddisfatto un momento di legittima curiosità. (I fine principale del matrimonio per la Chiesa C il prolificare. Non vi è ,,er la gente che si sposa giustificazione « primaria >> che questa: il fare figli. La concezione laica del matrimonio ha subito in questi ultimi anni una evoluzione quanto mai interessante. I nostri vecchi sogliono dire che l'im– moralità dilaga, che il urnt.rimonio oggi è una burletta, che il divorzio è l:t mala pianta che ne contamina la sacralità, e concludono con un elogio no– stalgico dei bei tempi antichi in cui il matrimonio era davvero il legame serio t~ indistruttibile. • lo sono pronto a concedere molto ai « laudatores temporis acti », ma non su questo punto. In realtà il matrimonio sino a cinquant'anni fa, al. meno nella nostra borghesia, tempio di virtù immacolate, era quasi sempre l 1n bose al quale fu process:110 il volumeuo di Bcrneri Zaccaria « 11 con1rollo delle nascile», terza Cllizione. Edi1oriele Etho~. CastllJa postale 3372 • Milano, L. 100. 712

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