Volontà - anno VIII - n.12 - 15 aprile 1955

Il corpo 11olùico e l'orgoni.smo vi• ventc. Secondo il modo di pensare che stiamo prendendo in esame, la re• 1azionc che passa fra il corpo poli• 1ico e l'uomo rassomiglia a quella del corpo umano coi suoi organi e cellule. Questi ultimi non soltanto hanno un posto ed una parte neUa vita del corpo, ma se fossero separa– ti dagli altri organi e cellule cam• bierebbero radicalmente; dal corpo derivano la vit.i ed esistono soltanto per la funzione di provvedere al be• ne&sercdell'organismo da cui dipen– dono. E come il corpo pervade le sue cellule, lo Stato impregna la co– scienza dei suoi cittadfoi, determina le loro funzioni, informa i loro idea– li e li rende quelli che sono. Ne seguono due conclusioni: I) co. mc ad es. lo stomaco ed i polmoni, al servizio dell'organismo tutto, non possiedono diritti propri, cosi il cittadino non ha diritti che non gli siano con(eriti, non ha compili da perseguire o doveri da adempiere che non siano quelli nei riguardi dello Stato; 2) se lo Stato è concepito quale forma suprema e definitiva cli orgnnismo, che ha vita propria con mèle e diritti che trascendono <1uel• li dei suoi membri, e poiché non si. può unire un corpo all'altro e fon– dere due organismi, lo Stato non può essere subordinato. A Mussolini spetta l'onore di aver deri11ito in poche parole l'argomento: « L'uo• mo, - egli scrisse - è libero soltnn• to nel tutto e mediante il tut10; il tutto può essere solt:mto uno S1nto sovrano che non tollera discussioni o controllo ». Hitler djssc in altri termini: « li dogmu secondo cui }a persona individuale ha diritto alla libertà e dignilà non può portare che alJa distruzione ». Per concludere: se un tutto unico ha più valore delle sue parli, lo Stato ha più valore d.ei suoi citta– dini. Esso, come il cittadino, è una persona e possiede una volontà. Ma mentre la voloutì, dell'individuo è egoista e mira soltanto al proprio be– ne, la volontà dello S1.ato è altruista nel senso che mira al bene dell'in– sieme dei suoi componenti. Si giusti– fica quindi che le volontÌI dei singol i citladini si.i.no subordinate a quelle dello Stato. 8) Critica: Lo STATO NON È .x,R!\IA SUPREMA DI OKCANIZZAZIONE UMANA. Critica dell' analogia. fra il corpo politico e l' orgllnismo vivente. Che l'uomo sia debitore al.la so– cietà di quanto approssimativamenle egli è, può concedersi; ma questo non ci autorizza a concludere che la società debba reclamare pieni dirit– ti sulla vita e le energie dei suoi membri. Abbiamo citato, a confer– ma della tesi sopra enunciata, l'ana– logia fra il corpo politico e l'orga– nismo vivente, mn ta1e analogia ci induce in grave errore. Lo Slato può rassomigliare di più ad un organi– smo che ad una macchina, poiché quale organismo, cresce dall' inter• no anziché venir coslruito ad arte dall'esterno; ma non è però un tut– to vivenle come lo è l'organismo, e le sue relazioni rispetto alJe parti componenti sono assai diverse. Men– tre gli organi del corpo umano non hanno scopi propd, i membri de1lo Stato hanno diritti e Lini individuali. Ed anzi, se gli organi del corpo u– mano hanno, come unica Joro fun. zione, lo scopo di contribuire al be• 697

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