Volontà - anno VIII - n.12 - 15 aprile 1955

1 CRITICA ALLE IDEE CORRENTI A) Si dice: Lo STATO È LA FORMA su– PREMA DELL'ORGANIZZAZIONE UMANA. t idea che riguarda ]a natura del– .lo Stato. Presuppone due aflerma– zioni distinte, ma collegate. Prima: essendo lo Stato forma suprema del– l'organizz..,ione umana, non può, in alcuna delle sue funzioni, essere su– bordinato; seconda: possedendo lo Stato una entità personale, la sua personalità è, dal punto di vista e– tico, superiore a quella delle perso– ne umane che lo compongono. Quin– di, ogni tentativo di subordinare lo Stato sarebbe, dal punto di vista eti– co, indesiderabile. Il debito clell'uom.o verso la società. La prima delle due asserzioni ha un fondamento valido che (u già e· nunciato dai pensatori greci. L'uo– mo, dice Aristotele, è per natura un animale sociale e politico; è soltan– to nella società che egli può espli– care la sua natura e sviluppare le doti che ha in sé stesso. Possiamo immaginare il modo incompleto e rozzo in cui crescerebbe un ipote. tico Robinson Crousoè se ]e facoltì, della sua natura non fossero risve• gliatc dai rapporti con i suoi simili. L'uomo è debitore a11a società non ,oltanto perché da essa educati e da essa protetto contro la violenza, ma perché le relazioni sue con ]a so– cietà lo plasmano, lo pervadono e lo rendono quello che egli è. L'affer– mazione che soltanto nella societi, l'uomo può essere libero significa che 69i in essa può sviluppare al massimo le forze e Jc facoltà della sua natura, lntroduzioue al coucetto di Stato . Orbene, una società necessita di un governo; e per due ragioni. An– zitutto l'uomo vuole la giustizia e 1a società deve sviluppare una orga– nizzazione che l'amministri. « L'uo– mo - dice sempre Aristotele - è un animale che ha bisogno dello Stato » pcrchè « l'uomo ha bisogno di giustizia e la giustizia ha bisogno dello Stato ». Inoltre l'uomo ha bi– sogno che vi sia una legge, e quindi che vi sia un ente nella società che abbia il compito di stabilire e di far rispettare le leggi, le quali impon– gono, in ogni campo in cui è neces– sario, uoa uniformità di comporta– mento. Giustizia e legge possono considerarsi atte a faci.litare il rag– giungimento degli scopi e l'adempi– mento dei compiti che tutti gli uo– mini hanno in comune. Se nella So– cietà c'è un' organizzazione che C• sprima le necessità e favorisca i pro– posili comuni, lo Stato è per l'ap– punto tale organizzazione nei riguar– di di tutti coloro che vivono in un determinato territorio. A11o stesso modo della società, la quale non può in nessun modo essere conside– rata soltanto un aggregato di esseri umani come lo sarebbe un mucchio di pietre, l'appartenere al quale non cambierebbe nulla a ciascuna pietra, anche lo Stato, che è l'organo delJa societì,, plasma e pervade l'essere dei suoi componenti.

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