Volontà - anno VIII - n.11 - 15 marzo 1955

Così stando le cose, uon è façile fare previsioni. Un Convegno di grandi,. orgwiizzatori della CGIL ha votato un sonoro ordine del giorno U1, cui nes• sun punto della contesa è messo a fuoco. Le due « organizzazioni » di.ss ~ denti dalla CGIL, sia pure con lo sparuto numero dei loro aderenti, non aderiscono allo sciopero. V'è d'altra parte il fatto che le navi ora guado,. gmmo dinuovo forte, e quindi premono per fare comum1ue lavori a Genova nei casi in cui loro conviene.Ed intanto v'è, s'intende, tutta l'azione inti• midaLrice di dettaglio con cui si cerca da parte industriale e consortile di « perswu:lere » gli operai ad accettare il ,i.uovo Regolamento, magari a n:. tolo di esperimento. E c'è tuito il da fare delle officine per trovar vie tra,. verse con cui eseguire lavori nonostante lo sciopero, pur restando formal,. mente nei limiti del Regolamento (e, s'intende, con l'appoggio delle Aut<>– rità quando occorre). Nessuna previsione pare possibile. Si. pU-0però additare ili, questa lotta un al,tro caso in cui gli operai, se avessero il coraggio di battersi senza i sapienti consigli dei loro organizza.. tori, avrebbero certamente già trovata una via d'uscita - senza accettare nè tanto ,i,è poco di libera.scelta ma ammettendo i loro errori dove ci sono e puntualizzando gli errori dei datori di lavoro dove ci sono, e ad entrambi di porre rimedi efficaci sul posto di lavoro, non giw sulle carte del Con. sorzio. D. L. LIBERALI CON GIUDIZIO 11 gruppo degli amici de « Il Mondo » ha indcuo di. rcccn1e, come tuni han saputo dalle cronache più o meno reticenti dei giornali, un Convegno per 13 lotta contro i mo– nopoli. E vi sono stai i interventi assai coraggiosi: in testa, può forse dir-si, Ernesto Rossi, come al solito acma peli sulla lingua. Merita un momento di riflessione l'o. d. g. conclusivo, in cui al robusto vino di Rossi e degli allri liberali-sul-serio è staia messa acqua sufficiente perchè non venissero troppo in1pcgnati i liberali-con-aggettivo, che coaiituivano purtroppo la maggioranza an• che jn questo convegno. Dice dunque l'o.d.g., evitando con estrema cura ogni formulazione ben determinata, un insieme di suggerimenti abbastanza elasticj perchè possa ciascuno continuare a par• lame senza impegno: la richiesta di :impie-riforme nel djriuo pubblico e nel diriuo pri',·ato, necessarie per condurre cffìcaeemen1e Ja lotta contro i monopoJi, tra cui la ri– forma della legislazione sulle socie1à; della abolizione dei vincoli doganali; di soluzioni per H problema dei pe1roli che non importino la costi1uzione di monopoli nè privati nè statali; della nazionalizzazione eventuale per alcuni settori della produzione qaalora si .erilìchino certe oondizioni; ecc. Nell'insieme, liberali &i ma con giudizio. Nell'Italia d'oggi anche l'eesere liberale è socialmente scomodo. Rossi e g.li altri come lui continueranno a battersi chiamando pane il pane e vino il vino. Ma oome pochi, anche Ira i liberali-di,sini~tra, hanno il suo coraggio, ed invece diluiscono in propositi generici ogni puntualizzazione che si tenti .... 657

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