Volontà - anno VIII - n.10 - 15 febbraio 1955

INVOLUZIONEDEL P.C.I. SE SI PARTE dal punto di vi- sta che la IV Conferenza nazio– nale del PCI abbia dato luogo a casi clamorosi od a colpi di scena sensa. ziona]i, si rinuncia in partenza a tentare un serio esame degli avveni– menti. Se invece ,si raccolgono con pazienza gli indizi che essa ha for– nito, sfrondando! i da ogni travisa– mento effettistico e puhblicitario, è possibile individuare elementi utili per una analisi di qualche interesse. 1 Il fatto meno previsto è senza dub– bio rappresentato dalla diffusione tra i delegati di. un documento di opposizione interna definito « Lette– ra ai compagni delegati >> e firmato « I compagni di azione comunista ». E si tratta in primo luogo di accer– tare di che cosa si tratti. Per non escludere nessuna ipote– si, partiamo da quella più negativa e cioè che ci si trovi di fronte ad una deJJe tante manovre di quelle cen– trali di provocazione anticomunista di tipo maccartista che nell'ultimo 1 Analisi che siamo lieti di ospitare, poi. chè eua appare non ao1oobbiettiva ma an– che intelligente, Noi non condividiamo ]'il• lusione dei gmppelli di comuni8ti-eretici, che o dal di fuori o da] di dentro della « macchina po]itica » del PCI sperano di ridare un'anima al movimento comunista io Itulia - che di rauo è interamente do– minalo dai suoi burocrati, ubbidienti ad nn clan di dirigenti che a volta, padroni jn ltalia, sono servi dei upi supremi di 552 anno hanno svolto una chiassosa at– tività, per giuhtificare i fondi di cui sono ahbond,antemenle fomite. Per escludere questa ipotesi basla citare pochi fatti: 1a «Lettera» è in linea con la politica estera sovietica: af– ferma (pag. 4) che (C la Unione So– vietica, la Cina ed i paesi di demo– crazia popolare non hanno mai ces– sato di sviluppare una politica di coesistenza tra i due sistemi econo– mici. 1 comunisti samw che dalla competi:io,ie pacifica tra i due si– stemi quello socialista prevarrà su quello capi.talista »; di pili, viene rimproveralo alla Direzione del PCI (pag. 4) di aver condotta fievolmen– te Ja lotta contro i patti di Londra t' di Parigi « rapidamente discussi ed approv<iti dalla Camera ltalinna con l'esplicita rinuncia del n,ostro partito alla lotta, nel Parlamento e nel Pae.'ic, trader1do la causa inter– nazionale della pace ». Atteggiamen– ti di questo genere non possono - Mosca, padroni in Russia. Tuuavia, la cri• si del PCI è in se stessa un fatto di molto rilievo, ed è u1ilc parlarne anche se da un punto diverso dal nostro - sopratuno per combattere le fahificazioni deliberale dei giornaH (dei giornali comunini. e socialisli per una parie che dicono « non è accaduto nulla )), e dei giornali democristiani ecc. dall'.ahra cl1e fantasticano chi sa quali lotte tra i ladri-di-Pisa comandanti nel PCI) . (N.d.R.).

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