Volontà - anno VIII - n.9 - 15 gennaio 1955

Caro Amilcare, permettimi ancora due parole. Se la tua lctlera 1111 fo,~ pcn•eouta dalla Nuova Caledonia, te lo dico [rancmucn1c, quel 1uo 1c meglio fa[" nulla che m:dc )i t! tullo quel luo positiuismo mi avrebbe fat10 pcnsnre: 1\milcare è Slanco. )'la forlunatamenlé l.1 lua mi è giunla do1,o che il tuo 1,roclama cli Parigi cd il 1110viaggio in Italia mi hanno 1,rovato che tu sci sempre giovane e 11e11111re disposlo molto J)iì1 alle a\•veniateuc– chc- alla 1ro1,pa prudenza. F'igurnli: fai la rivoluzione nel Comizio dei Comizii!! Da tutlo ciò che prcl.-cde non dedurre però che noi intendiamo ancora fare qualche cos.i del genere che ti ho raccon1a10. Partigiuui i;cmJH" dc·lla propacantla coi falli cd a1,11oggiando tutti i 1entativi isolali ,, llttli gli :111i di rivolt:1 fodivitluali che si po1esscro produrre, noi s:essi non credinm'>, per le mutlllC condizioni del parlito sociale in Italia, palerei perrw•llerc uu mul'imcu10 a solo fine di propagand,1. Oggi che l:i mania di essere Oeputnti h;1 i1nuso 1an1i Ira i socialis1i influen1j in Jtalin, un movimento falli10 se non di ;;:rnndc impor1a11za non servirebbe che lii arnia in 111.mo . li lcgnlisli pN frenare l'istinto ri\foluzionnrio della ma.:.i.a del pa11i10 <· per c.onqni. ~1:1re qualclw llOSto di Oe1rn11110. Ed int.11110 noi probabilmcnle non potremmo piì1 incominciar{'. Ormai :.i è obbligati a vincere; e lavoriamo per prepnrarc l:1 vittori:1. Ci riusciremo? Ti abbraccio. Tuo 11IT.1110 amico Ct:SAHE CECCAKELLI DIRITTI E DOVERI Il rcccrlle mirrncd11to ,,dopcro dei fcrro,•icri inglc,,i 1111 con,lono, 1·0111c ~i ~11 d11i i;ior. nali. alla nomina di urrn Co111111issionc all'uso inp:lc~o:,&"intc!Hlc. E:tl CHa è J!,iunla rapi1la– mcn1e :i tali ("Ondushmi che i ferrovieri si ,.0110focilmcnt..: indoni a r1111a1ularc lo scio1,cro. Per noi c·e (a 1111r1e l'i11~ei:1111me1110 in sC della 11roccd11ra. tli 11uc•li 1•cr~on:11,ti,ti che in porhi iiiorni conchulonoJ un utile rilic,·o da fare. La Commissio11e, si tro,·ava di fronte :ul 1111!1 ~iiuar.ionc 1-omplc~ ..a mii rhiiml. 11 Co– ,erno Oahuri~la} ha II liUO11!1111>0 11ar.ionalizn11cle ferrovie, Cli azioni"-li delle fcrro,·ic -ono ,tati 1,ierrnmcn1c indcnnir.z:iti. con il \'Crsan•cnlo Ji titoli di Srnto. I la,•oratori ,=on rima"-ti :1iJoro llO"-tielle condiziom 1,lcbe allora in ,·igore. Nc~suno ha 11en~1110 rhc mentre c,on ciò ,:li azionisti a\•cv:1110 assicurale le loro :-c1111itcou1ro P"'~iluli 11crditc ddle ferro\•ie. nes• ~una a"-sit·ur:izionc del geucrc era olTerlHai l:ivor:uori. CO"-Ìil mo111cn10 Ìl ve111110 che <1ue~ti. premuti dal maggio1 eo~:o tiella vita, h:m minaccinto lo ~c-iopero per oncncre :i11mc111i tli ,alurio pro11orr.io11a1i,111,;:n1re 1111eglih:.n eo111inu1110 tranqu1ll1 a incu~are. Pro11rio ciò che n)()hi, la uo~tra piccola voce tra ullre di 11er,one 11iù,·01npcte11ti di ,;oi, 1111 tleno al 1e111podelle nazio1rnlizzazioni lalrnri;;te, d1e in ~o,,rnnza lrnn ser\'ito sopratutto i-:li inlcressi degli cx a:r.ioni$ti delle impre~e naF.ionalizzale. Le fcrro,•ic, ,·el'cl1ic. lo!Or~te dulia 1mcrra, erano iii:'1allora assai in ,,rcrare condizioni tli rendimento: ma H!li azio11i"-li ~ono ~,:ue paplc come buone. Ai lavoratori i1n•ece C rim:1~10 il ri~1 hio di ciò che eard1be 11oiU('eaduto, <111ando i mille noJi llella incfficicnr.n ferroviaria ro~scro venuti ul flclline. (E c1uhto è s1a10tlefinito u socialimlO »..•). 5.10

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