Volontà - anno VIII - n.9 - 15 gennaio 1955

ARTE E TRE SECOLI e mezzo fa Fran('e. sco Bacone salutò il progreuo della cultura scien1ifica e dell'in,•cn– zione meccanica come il mezzo pili &icuro per salvare il campo dell'uo– mo: con pochi gesti espiatori di pie– lit, egli sdegnò poi religione, filoso– fia e arie e appuntò tulle le s1>eran– ze di progresso umano nello svihq>• flO dell"invenzionc meccanica. Egli morì, in verilù, non dopo aver scrit– to una serie di decis:ivi aforismi aul– la condotta della ,•ita, per essersi e– :,posto alla furia degli clementi in uno dei primi <-sperimenti sull"im– pif'go del ghiaccio J>er la preserva– zione dei cibi. Nè Bacone, nè i suoi fedeli discepoli nella scienz11 e nella tecnica, .Newton e Faraday, Watt e \Vhitrwy, an1ic:ip11rono il fotto che tutta la noslra padrorrnnz11 così du– rnmente co11quis1111a del mondo fìsj. co, avrebbe po1u10, nel ,·cntcsimo secolo, minacciare proprio l'esistcn- 7.ft della razza umana. Se Bacone 1:>er qualche preveggenza nesse potuto seguire fino alle ultime conclusioni. gli sviluppi cl1e egli J>redi.ligeva con tale imperterrito ottimismo, avrebbe facilmente potuto decidere, invece di • Ei1ra11i • cura di C. Di Be11cdc110da 1•011rerc11ic del 1951 di L. M. or• puhbli• rllc in ,·olume - e che qui abbiamo ri- 11re1i da « Cil"illia delle macchine•• XJ- 1951. 508 TECNICA. continuare le sue speculazioni nella scienza, di scrivere commedie come Shakespeare, almeno come occupa– zione piì1 in11oct"1He. Bacone non 1>revidc che l'umanizzuzioue della m::acchinaa,•rebbe polulo a,·cre il lla– radossale effetto di rueccanizznre l'u– manità e che II questo futale momcn- 10 le altre nrli, un tempo cosi fer– tili per l'umanità (' per la spiritua– li1i1dell'uomo, sarebbero d.ive.nute u– gualmcnle aride e perciò incapaci Ji agire come contran·eleno a ,111e:.10 svilujlpo tecnico unilaterale. QueSla l('ndenza non è !!ala anco– ra por1a1a alla sua ultima conclusio– ne. Siamo ancora nel ]951 e non nel «: 19M ». Tutt,wia in un libro recen– te, il quale u\'rcbbe meritato d.i es– sere discusso piì1 11rnpia111entc e pilr pensato di quello che non lo fu. Ho. derick Scidenberg ha fono 1111 ,111a. tiro 1ale della organizzazione mecca. nica e <lell"automati~mo che hanno allontanato l'uomo dal ('t_'lllro della scena e lo hanno ridotto ::aduna scm. 1,lice ombra df'lla macchina da Ju.i creala, in cui appare chiaro, se le forze attuali non saranno controllate e direlle, che la fine è viciu::a e una nuova creatura, chiaruata dall'Auto– re « Uomo Post-Istorieo • - titolo d~I libro - occu1-.eri1 la S('Cna, o 1nut10s10 annegherù con le costruzio. oi di sfondi e i dispositivi per l'il– Juminazioue, per tlivenire indistin.

RkJQdWJsaXNoZXIy