Volontà - anno VIII - n.9 - 15 gennaio 1955

NORMA ECONOMICA 0GN1 « ECONOMIA ,, suppone Ja gcstior.e cosciente, ili una data scala (domestica, societaria, nazionale o mondiale) di ricchezze d'una certa natura, \'onforme ad un cet'IO stile pro/essio11ale preso come norma idc:ile ,li attività. In generale, <1uesta norma è presa in prestito dall't1Uivitti imlivirluale cosi com'è caratlerizzata dnll'im1)icgo di una specie mollo parLicolare di ric·chczzc, e questo meslicrc è implicitamente trasferito, come mestiere col• le1tivo della societì,, o dello Stato 1>0Htico- sol,(gClto socialr che è cosi concepito come soggelto economico, collettivo dotato di unn (< voc11zione ») l'Urattcristir.a (di mercante, di fabbricante, d-i guerriero. d1'ugricoltore, ecc.) in rapporto con l'oggetto economico e tccuico considerato come cssenzialc– (danaro, macchine, armi, terre e raccolti). O1,'lli « sistema economico)) parie cosi da un mestiere, con i suoi metodi i suoi prodotti e i moi strumenti, e ne geueralizu le regole sforzandosi di presentarlo come il mesrierc J>Cr e.ccclle11::.a. Quello che de,•e im1,orre la sua forma e Je sue leggi (sup1,osle sole .: naturali» o razionali) a tutti gli altri. mestieri, subordinati, assimilati o eliminati. Dielro una « teoria del va– lore» c'è scm1,rc una teoria ,lei valori, un'assiologia o teoria del bene so– vrano sociale ed economico . .Molti .:,lleggiamcnli assiologici sono possibili in economiu M:nza che si possu per questo considerarne uno soJo come « puramente economico)>. li punto di vista df'I banchiere, dcli' inge1-,"11crc, del conquistntorc, del tra. sporlatorc, del proprietario di scl1iavi, dello sfruttatore di mi.ne , dell'esat– tore di imposte, del fondatore d'orc)jnc religioso, dell'artista, ccc., differi– scono nce<!s.sariamcnte e eontrastAno in <Jualehe modo. L·economia « politi– f'a » assume in principio gli at1ribu1i e i valori delJ'uomo pubblico, del cit– tadino, ma si è potuto 1rnrh1re e giustamente d'economia " poetica ». Die• lro li, creazione, la circolazfone, la distribuzione e il consumo delle « ric– chezz~ » misurabili, si na!coudc o si mostra una creazione, una circolazione, una dis1ribuzione ed un con8umo di t< stati affettivi» di piaceri e di pene - dei tipi 11ma11i, delle passioni, delle vir1i1, dei vizi, degli stati di coscio11::.a, delle conoscenze, delle cspericn:1.c, ecc. Se si può dare una SJ)iegazioue ge– nerale a base eco,wmico alle soeie1i1umane, è perchè si è precedentemente eh iuso nel fatto economico tutta una implicila « base umana ». La questione assiologict1 del bene S0\'rano (con il pluralismo o il paga. 505

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