Volontà - anno VIII - n.8 - 15 dicembre 1954

..:iali .:ontc111porancc. Pare clic fi1111lmcn1c nelle folle ei siano ris\'egliati i nuclei di persone clic ne ecuolono il lungo lc1argo, e che csw 1,rc11d~110 coscienza lici loro di– riui e della loro forza, e ,i ap1ncs1ino al- 1:t l,auaglia che 111ct1cri1 fine all'tngiusiizia eo,·iale, :111'01,prcASione. Si sutenn1u, j 1►ri111i graudi moti O("k!rui. Pcri;ino le 1101111c vi 1rnrtecipano con odio 1..'<111lro Il I' sbiraz ,, (il 1•olizio1to) che per loro incarna l'aul<lritù, cioè il polCN!, l'in. giuslizia, la 11Chi11vi1ù. <1 No11 eiert, pi,i ro, tl!sari<i di opcr(li che 110,i risolvc.ue i $/IOi vroblemi di s11forio, ortir,'o, igic11e ,ti l1wo– ro, i regolllmc11ti iritcr11i delfo /"bbric(I, ecc. co,1 fo sciopero e,I il boico11<1ggio ». (E giustarncrue B. osscrvu: qualcuno ;1re- 1endc di gius1ificare l'origine tlcl fascismo come 111ovi111c1110 di 0111,oeizionc agli uio– Jh.•ri: :ua allora avrd,hc do\'UIO nascere 20 anni prima!). A <111citempi 8i 11ensava d:wvero allo scio11ero generale oome ad un JlOSSihilc ini. zio di rivolu1.ione sociale: ed il primo grande scio1,ero generale in lrnlia .:u•,•e1111e nel 190-L Davvero un piccolo mondo anlico, tra• monlato ormai e di cui riesce quasi dirfi. cile ai nostri giorni comprenderne lo spi• rilo cd jJ signilìcato. I moli JlOJlolari J>oi si allnrgano, i « ca– pi II e le « 11.rnsse » formo )11loro ap11arizio. ne; le azioni spontanee delle leghe operaie spariscono in <1uellc delle gr:uuli-organiz– zazioni, I partiti di,,cnltlllO mas1odontici, così come i @indacnli, e gli intercui degli umili .i;on troppo s11e.sso oggeuo di mer– cato irta coloro che quegli intcrc@fi dicono di direnderc cd i loro nemici, La mala 1>i:1111a del 1•oliticantismo prende radice tra i movimenti. All'azione dirella si c-crc11 di !Oiililllire l'azione legali1:1ria e parlamentare. I la\'Oratori i!OIIOconsigli:ui a rimettere la loro causa nelle mani dei <'.api e dei poli1iei. Sarà la sconfi11a anche se 1110111(.ml:rncamenlc si lui l'illusione - che t! numerica solta1110- di un a11111c1110 di for1.e, Arri\'ll poi Ili guerra elci 1914 che mclle il bavaglio a tulle le ,•oci di rivendiuzione 1oriale: è il follimento della Prima Interna- zionale, di fronte a quel conflitto momlit1• le, d,c as.sc.s1.1 111 duro col1>0 ullc itlec .so• ciali.slc. E c'è in liuliu il tratlimcnto lii Mliii• solini che t'<lll il .suo intcrvcutis.1110 rinne, ga le idee i!Ot>h1lis1cosi &0nornmc111e1iro– ressa1c, e ci sono :1hri socialis1i-i111crvc111i. ~ti, Cli i simlacalisii.ri ,·oluzio11ari di\'cnuli qu:asi llllli fo\•Orc\'Oli alla guerra. T1111:1vin11creis1eancorn In s1•eranz:1 cli una ri1lreAUdcll"azionc po11olarc ,;uhito do- 1•0 la g.ucrr:1. Il 1919 si presenta ricco di spcrimzc e di promesse lil,erutrici. In lt11- liu ,co11piirno ovu1111uc i moli del carovivc. re, dura111e i 11u11lil'uu1ori1à scnle tral,al– lare il pro11rio 1,oterc. 11 / l/llCs/Ori ed 1' we– /ctti 1cle_lomn:1mo alle Cm11ere del l"u11ru iru:ocaflllo ,,roI1osIe per une, solu:io11c IIdi. sposti ,, ,w11 cre,ire ml<lcoli "Ile gius1e wo• teste del 110110/o 't, l.11, p(lllrtl /11 1wi:m1t11. Mt1 /rn due che lwm10 1>11urtI perde chi /111 ,,mmi ,li più. te alle sfere socialiste tre– mlll;tmo ,li. ,,;,-, ». E cosi il l)OJ)Olo è SCOll– fillo. Un·allra occasione i;i pre8Cnta ai la– \'Oratori per uscire dal loro stato di schia– ,·ili'i: l'occupazione delle fohbricl1e nel 1920. Il moto sì diffonde in tulla J1alia. La J>'O· duzionc ,ontinua: un 110' di coraggio e di 1c11a<"i:1 ancora ed i la\'Oratori 1101ra11110 mo– strare la loro forza e le loro caJ)nciti1. Ma anche 11ui i Mnsigli di 11rutlcm:a tlcgli uo• mini eminenti tli sinistra, i:;li anegginmcn– ti cquivol'i dei dirigcnli sind:1cali ed i com• 11ro111ce,.i t·omlucono alla nuova sconfitta. Suri'a la sconlìna dclinili\'3 che J>ermellerù al fasei:m10 di avanzare e di soggiogare il 1•011010italiano. Cli unarchici che 11vc,•11no avu10 un pe– riodo di intensa attivi1i'1 - bene eSJ)ressa ll:il Malatcilta tornato nel 1919 dnl suo esi– lio lomlinc1m - sono tra le prime vitti– me della dirc11u \•iolcnza fast-ista, e della \'iolcnza go\·crnaliva che i su11crstiti im– J)ri,:iona o invia :il confino, 1\lolÌi 1nendo. no la strada dcll'c!ilio. Ecco, <1ui11di,Bor– ghi d1c batte un 1,oco tulle le s1rade del mondo i11Germania, in Francin, in Porlo– ,:allo, in S1>agna, in Olunda cd infini: in America. Parlandoci di ques1e sue 1ap11ee– gli ci i111111élle nei ,•uri pac~i: ci fa pren– dere contatto con le I-Orocondizioni soria– li, con i eomJ)agui cl,e inco111ra. Ed O\'tlll• 475

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