Volontà - anno VIII - n.8 - 15 dicembre 1954

si erano date complicazioni di varia natura) e si sta provvedendo a una campagna di diffusione dei metodi preventivi; tale campagna è consi– derata, secondo Je parole del dr. Jo-. shio Koya, Direttore deU'lstituto Na– zionale deUa Sanità puhbJica, una misura che il paese « deve prendere J>er 1a propria salvezza ». In altri paesi non si ammettono nè aborto Je. gaie nè sterilizzazione, ma si favori– sce 1a diff nsioue delle conoscenze circa i metodi contraceuivi. Inoltre in alcuni paesi si procura, ·come in Egitto, di porre un qualche rimedio elevando l'età minima del matrimonio. In altri paesi ancora, quali ]'Ita– lia, non è ammessa )a propaganda per la pianificazione della famiglia, nonostante esistano zone depresse so– vrapopolate, col risultato che a1la Ji. mitazione delle nascite si provvede so1,ratutto, neUe classi più povere, a mezzo dell'aborto clandestino, nùsu• ra ben. J>ÌÙdannosa di quanto non ,possa essere qualsiasi mezzo preven• tivo. « L'aborto, affemtò il relatore sve– dese Gwmar lnghe è dal punto di vi– sta medico, psicologico e sociale il pili rischioso e il più riprovevole metodo che si possa usare per limi– tare Ja prole ... Noi non possiamo ab– bandonare molte donne inlelici alla Joro sorte fingendo di ignorare il pro-. ~ uscito l'opuscolo: b]ema o pretendere di risolverlo a mezzo dell'ostracismo sociale ». InCaui si potrebbe osservare come il problema del controllo dcJle nasci– le non vada considerato solo nel suo aspetio econoI.Qico-sociale ma anche nel suo aspetto individuale. Su que– sto punto ba insistito il dott. Stone, vice-presidente della lntematio11al Planned Parenthood Federation, il quale osservò che il desiderio dj re– golare la prole, e di spaziare le na– scite trac origine dal senso di re– sponsabilità dei genitori verso la pro– pria famiglia. lnCatti le gravidanze che si ripetono ad intervalli troppo brevi non solo risultano dannose per 1a salute della madre ma anche per Ja salute fisica e psichica stessa dei dì.gli i quali n_onpossono ottenere le cure necessarie. Il relatore Thomas Mc Keown del dipartimento di medicina sociale dell'Università di Birminghan ha ri– ferito a questo proposito che da una inchiesta compiuta in Gran Breta. gna è risuJtato che la mortalità in– fantile è maggiore presso )e fami– glie numerose. Tali aspetti del problema vorrem– mo fossero proposti al ,pubblico ita– liano perchè ne facesse oggetto di ri– flessione anzichè tendere a ignorarlo o a negarne l'esistenza. V ITI0RIA OLIVETTI BERLA. CONTROLLO DELLE NASCITE diGiovonno Bemeri e cesarezoccorio Si può averlo, rivolgendosi a: ETHOS - Casella pos1ale 3372 e.e. 3/17410 - Milano - op1>ure a: Volontà - Caaell11postale 348 - Napoli - e.e. 6/19972 Per i nonri lettori il volumetto cosla L. 65. 445

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