Volontà - anno VIII - n.8 - 15 dicembre 1954

vivono j 2/3 della 1>opolazione mon– diale, sono di due ordini distinti: sfruttamento intensivo delJe risor– se mondiali e ricerche di nuove lon– ti di energia da un lato, e una pru– dente politica demogrufica dalJ'altro. Al Congresso di Roma entrambe le istanze sono state latte valere. Si so• no ascoltate le proposte per un mi– glioramento del commercio interna– zionale, t>er un miglioramento dei J>iani di. investimenti, per una mi– gliore utilizzazione delle fonti di e– nergia. Sono state fatte previsioni circa lo sfruttamento dell'energia nu– cleare, che, secondo il parere del re– latore Farrington, potrà essere uti– Jizzata nelle fabbriche deg1i Stati U– niti verso il 1980; quelle 1>erl'utiliz– zazione dell'energia solare (si pre– vede che entro i prossimi 25 anni 13 milioni di case negli Stati Uniti sa– ranno riscaldate a mezzo dell'ener– gia solare) e infine proposte di nuovi metodi di coltivazione del suolo. Se– condo le previsioni. degli esperti per far fronte aH'incremento demografi. co che si avrà per il 1980 la J>rodu– zione del grano dovrebbe essere au– mentata del 53%, ma molti compe– tenti hanno espresso a questo propo– sito il loro scetticismo circa le reali possibilità di un adeguato aumento deJla produzione agricola. Inoltre è stato riconosciuto che so– lo pochissimi paesi hanno a d ispo– sizione dei territori liberi disponibi– li per la popolazione in via di accre• scirnento, e che in molti paesi le con– dizioni sono così gravi che anche una rimodernizzazione dei sistemi di col– tivazione non potrebbe portare che a dei vantaggi effimeri. Alcuni, e tra questi gli italiani, hanno invocato una nuova ,politica 444 di emigrazione, una ipotetica « aper– tura delle frontiere » perchè le po– polazioni eccedenti possano essere trapiantate in territori non slruttati. Ohre al.la «apertura deUe !contiere)) e al.l'abolizione « di ottiche anbrttsta– mente nazionalistiche ,) è stato pro– posto dal relatore Falche (del Comi– tato per Ja Emigrazione Europea) una partecipazione del Paese di hu. migrazione ai costi specifici dei mo– vimenti migratori in quanto tali pae– si verrebbero a beneficare del capi• tale produttivo rappresentato dall'e• migrante, il quale introdurrebbe nel paese di immigrazione, « idee, sen• sibilità, e tecniche superiori». · Ma non vi ha cl1i non veda come tale proposta sia destinata a rimane– re per molto tempo un mero dcside– ratum. Infine è stata presa in_considera– zione l'istanza della regolazione del– le nascite; in alcuni paesi quali l'In– dia e il Giappone dove 1a pressione demografica è fortissima aumentando tali paesi rispettivamente di 5 mi- 1ioni e di 1 milione di unità all'an– no, il governo medesimo ha -preso la iniziativa di una campagna per la limitazione delle nascite,: in Giap• pone persino con misure drastiche e criticabili dal punto di vista sanita– rio quali l'aborto legale per ragioni economiche e la sterilizzazione fem– minile (nel 1953 in base alla legge di°protezione eugenica sono stati esc• guiti 800.000 aborti legali e 30.000 sterilizzazioni, colla conseguente ca– duta del tasso di natalità del 21,5 per mille). Attualmente in Giappone ci ·si è reso conto di come tali misure possano essere dannose (infatti una inchiesta compiuta su 900 casi di a– borti dimostrò che nel 47% dei casi

RkJQdWJsaXNoZXIy