Volontà - anno VIII - n.8 - 15 dicembre 1954

rità ma si tr3sformerebbe in com– bauimento per il potere personale, cioè per l'ingiustizia. Questo è il caso di tulle le rivo– luzioni storiche. La tolleranza non esclude la dile– sa, solo modifica i suoi metodi di combattimento e perciò che 1a resi– stenza passiva porta con sè la possi– biliti, di ritrovare la comunicazione perduta, mentre la violenza attiva e– esclude questa possibilitì,. Quand:0 c'è violenza ognuno si ritrae verso le sue idee modificate o falsificate sempre pii1 dall'esclusivismo e dal. l'uso della stessa violenza. Per rendere più cou1prcnsibile ciò che inlendo per Jimile comunicativo ricorrerò all'esempio limilc clic tulli possono vedere. La relazione tra il cos·idetto uo– mo normale e il malato mentale è cnrallerizzata da un'assenza comple– ta <li comunicaz:ione tra amici. Il J>uzzocrede nell~ rcahil del suo mon– do con la stessa fermezza con cui l'uomo normale crede· nella rcaltl, del suo. Tra di loro non c'è dis<:us– sionc possibile. Non si parlano che per mezzo del linguaggio cleUa di– plomazi.i medica. Oggi non si con– dannano al rogo i malati mentali co- 1uc posseduti dal demonio. Si isola– no tra i muri del m:micom io e ven– gono trattati i.I piì1 umanamen1.e pos– sibile. Salvo i casi, tultavia numero– si, in cui tali malati sono maltrat– tati brutalmente e inutilmente, Per mancanza di comunicazione, Jn toUeranza reciproca non esiste. Se i pazzi si unissero tra di Joro e fos– sero in numero sufficiente per a(. fronlarc gli uomini normali, si ge– nererebbe la guerra 1>ii1 spieta.ta. da: Cenit, a. U, n. 26. Toulouse, febbraio Però, anche nel caso di questo mio esempio in cui c'è una cortina di ferro che sembra invalicabile, esisto– no 1>ionicri clic lavorano per ristabi. lire la comunicazione perduta. Una psicologa svizzera ha provato rccen– temenle che <1uesto è possibile in principio. Si mise .in comunicazfon,~ medfantc un linguaggio simbolico, con una é,riovanemalata di una gra– ve schizzofrenia. Ouenuta la comu– nicazione fu possibile ]a cura psichi– ca che condusse allo. guarigione com– pleta della paziente. Il mondo dei « normali >> si trova <liviso non da una cortina di ferro, ma da un numero iuca·lcolahile di cortine, in modo che la guerra minac• da da tutte le 1>arti. La malattia che continuamente le costruisce e le for– tifica da ogni parte è il pensiero to– talitario. Questo pensiero si esprin1c mediante ideologie molto diverse tra cli loro Si copro con la .maschera re– ligiosa o scientifica, conservatrice o rivoluzionaria. La sua radice spiri. tualc è sempre la stessa. Rendere og– gettiva la verità soggc1tiva e, come logica conseguenza, rifiut:1re Ja co– municazione e la 101Jcranza. Se l'anarchismo ha oggi una ra– gione di esistenza, non può essere al. tro che quelln di mostrarsi l'.:1vnn• guardia di una corrente libertaria nel scuso 1)iì1logico della parola. Il 1pil1 importante è di combattere la radi– ce del totalilarismo in sè medesimo e uelle proprie file. Solo a queste con– cJjzioni sarì, possibile atnJ)liare la ir– radiazione del mutualismo e della tolleranza, quantunque <1uelìlocom• pito appaia piì1 difficile <lella guari– gione di uno schizzofrenico. H. KOECHLIN 1953. 429

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