Volontà - anno VIII - n.6-7 - 15 novembre 1954

:mche salvaguardare il bambino dal– Ja tirannia familiare. Prima di esse– re in elù di fare un contratto, può trovarsi male con i genitori, incom– preso da essi: può allora essergli of– ferto la facoltà di essere ,ulottato da una famiglia 1>iùcom1>rensiva, da un gruppo megl.io appropriato al suo sviluppo. La scelta, risen•ala al bam– bino, dell'educatore, dcHc materie di studio, del suo orientamento profes– sionale sono pure tesi indivjd.ualiste anarchiche alle quali non posso che accennare, risenaudomi di ritor– narci. Governare o amministrare? Non so se verrà il giorno in cui Ja di(. ferenza tra CJUCSti due modi d'orga– nizzaz-ione sociale permetterà all'u– nità umana di comportarsi diversa– mente da quello che essa farebbe se non vi fosse costretta, ma fino a<1 oggi governare non si è affatto diffe– renzi.ilo dalJ'mmuinislrare. Piì1 un go\•Crno s'è mostrato forte, pii1 han– no dovuto cun•arsi coloro che 3veva– no da fare con l'amministrazione che esso controlhnra. D'altra parte è un soggetto da rinviare ~ul una data in cui i miei lettori ed io stesso a\'Te– mo cessalo di ragionare, di coslruire delle ipotesi, sepolti come saremo in una tomba o cremati in qualche co– lorubarium. Queslo non ci interessa, dmu1uc. Colgo ancora una volta l'occasione per dichiarare chiaramente che gli individualisti alla maniera dell« U– nico >• non operano nè si atteggiano come incaricati di una missione, CO• mc portatori di me5$aggi, come pro– feti, come utopisti e cosi di seguito. Hanno abbastanza profondo il senti– mento del ridicolo per rinunciare ad i1111naginareche un periodico letto da qualche migliaia di lettori possa « convertire» il mondo alle sue ri– vendicazioni o alle sue aspirazioni. Noi, non cerchiamo nè discepoli nè 1rnrtigiaoi: non siamo dei « delegati alla propaganda». Vengono a noi coloro ai quali siamo simpatici, si allontanano gli altri. Se ci sarànno dei successori continueranno come noi ad operare perchè ciò loro piace, per dare qua.lche interesse qualche rilievo alla loro esistenza. Tanto me– glio per ]oro se realizzano e si rea- 1 izzano pili e meglio di noi. :Machi può dire sotto quale aspcllo si pre– senterà, allora, si formulerà J'indi– viduulismo an-archico? Io, no di <.-er10. E. ARMANO PRINCIPALI TENDENZEDELL'•UNICO• E DEGLI • INDIVIDUALISTI A MODO PROPRIO• /,.,asovranit.(Ì ,le/1.'individuo come principio fomlmuem.ale cli ogni ri– vendicn:.ione d'ortline social,e - Ncga:.ionc dell'interve11to dello Swto o <lel. l'i11terferen:.u di ogni ist.it.uzio11egovernativa nei rn1,porti o negli accordi tra individui. mgionevoli. - Sviluppo dello spirito critico e d'iniziativ,L nel– l'<><luw:.io11c imliviclrwle. - Da vita come volo111cì e respo11sabili1à. - La . 11i.ole11;ll (dominio, im.posi:.ione, sfrutlamento, ecè.) brutalità, uso della for– ;u fisica o delle armi, ecc. come sorgente di mali che opprimono l'individuo. - l.ll reciprocitkì come eticfl della socit,bilità. - Elimi11a;io11eclella soffe- 405

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