Volontà - anno VIII - n.6-7 - 15 novembre 1954

ANARCHISMOEVOLUTIVO L' ANARCIDSMO per essere per- mnncnte, durare e sodisfare il cuore ctl il pensiero di chi gli consa– cra i suoi sforzi e ne ra la legge della sua vita, deve essere fondato in mo– do da rcslare valido in tutti i tempi, qualmu1ue siano gli avvenimenti ed indipendentemente dalle realizzazio– ni future che esso prospetta ma del– Je quali non si può 1m1>ere se avver– ranno o come saranno. Secondo me, de,•e rispondere a cin<1ur condizioni necessarie all'alli– vità di una vita: )) una filosofia di base; 2) una etica che ne derivi; 3) ,uno scopo in armonia con l'etica; 4) una forma di azione in armonia con lo scopo; 5) un'organizza,done che 1wr111c11a e sostenga l'azione col– lettil1n senza imprigionare l'indivi– duo, Tenuto conto dell'esperienza ac– quisi1n in quaraula anni di osscrvn– idoni allra,·crso le guerre e le rivolu– zioni, è su questi dali renlislici che cerco tli sinlelizzare brevemente le le1.·ioni di quesln csJ,crienzn. Forse sarnnno utile ai giovani. Sono prin– ripi di capiloli. Vi si può aggiunge– re, logliere, correggere e sopralullo s,,ifu1,11arli. TI loro 1ema è clerno. Filosofin 1- L"uni\'(•r-o è dato. Lo 11oppor- 1iamo co-i com'è. Si 1mò indiffcrcn- "186 temente considerarlo come imma– nenle, cioè esis1ente nell'es.scnza dal– l'e1ernitì1, oppure come creato da qualche essere inconcepibile. Ma l'idea di un creatore non è ra– zionale pe.rc.hè il creatore non po– trebbe esSflre che lui slesso un'imma– nenza (110110.;tante ciò che ne dice la religione c111tolica) e <1uesta non (n•. t'('bhe che porre inutilmente il pro– blema in due gradi. Dio 1>uò,dunque, essere o non es– sere. La sua dimostrazione essendo. impossibile e la sua esis1enza non spiegando nienlc di J>ill che J'imma. nenza dell'universo, consideriamo l'idea della creazione come nient'af– fo110 necessnria ad un pensiero ri~ flesso. 11- Una morale dell'uomo è \'a– lida come 1alc sol se concerne (o può concernere) 1u11igli uomini. U rife– rimento a pscudo-volonlà divjue si oppone a c1ucsta \'eduta in ciò che gli dei sono diversi e cou1raddi1ori. Un Inie riferime1110 non ha senso, dato che esso suppone l'uomo simile a Dio. Ora l'uomo non polrcbbe esse– re ad imagine di Dio per l'iudcn1i1à <fol suo esse.re fisico e di molli aspct– li del suo cs.....11erc fisico con quelli del– l'animale. :ron Cosse che sul solo 1,iano menlalr, vi sarebbe pure so– miglianza Ira Dio e l'animale, ciò f"hc è assurdo.

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