Volontà - anno VIII - n.4 - 15 agosto 1954

ma::itica del contadino - gli è sem– pre parso un uomo innaturale, o tra• viato o stupido, sopratutto un uomo da ricuperare da salvare da riportare a quella campagna dalla quale è ve• nuto e che sola può rigenerarlo. Trat– tandosi di un essere sedotto dalle at• !razioni della città (i motivi econo– mici, di questo come di llmti altri fenomeni sociali, quantun<Jue da T. compresi cd esplicitamente dichiara• ti, non sorgono quasi mai a cause pri– me), costretto a produrre migliaia di oggetti inutili, aJ solo scopo di soddi– sfare i bisogni sempre maggiori delle classi privilegiate - anche la sua lot– ta, in difesa dei suoi diritti o della sua vita non può avere un senso o un valore reale. Agli operai difai.ti T. non sa dare. in fondo, che quei consigli che essi non possono capire: desistere dalle miserabili rivendicazioni per ottene. re una copeca di più all'ora o per la– \'Orare 10 minuti di meno al giorno; abbandonare il lavoro monotono e lriste delle fabbriche malsane; rinun– ciare a una lotta contro il padrone fondata sull'odio e contraria al pre– cetto morale di non fare agli altri ciò che non si vuole sia fatto a sè (riprovevole anche percht'.: im1,lica una condanna di altri uomini e mfra all'approvazione di s1nunenti di pro– duzione costruiti da altri !avoralori che non coloro che se ne impossessa– no); e tornare alla terra, 3ll'ambien• le sano della natura, alla vita indi. 1,emlcnte e gain della campagna. Ma poichè in questo modo il pro– blema si spostava nrn non si risol– veva, in <1uanto le condizioni del la– \'Oro agricolo erano quasi uitrcttanto servili, se pure in forma di\·ersa, che <1uelle del la\'Oro industriale, la so– luzione prospettala da T. - la cui 202 fiducia e il cui interesse per le capa. cità riformatrici (che erano, in par– te, anche tecniche della sua classe) è andata sempre diminuendo, da « Guerra e Pace >) a « Resurrezione " - astratta e tutta negativa, è la se– guente: la proprietà fondiaria sarà abolita (< non da qualche attività dei lavoratori, ma dalla loro asteusiono dal peccato, poichè solo una tale a– stensione è giusta e morale, vale a dL re conforme alla \'Olontà di Dio l>. Non con le rivolte non con le dimo– strazioni non con gli scioperi non con i deputati socialisti, ma col rifiuto di la,•orare o di prendere in affitto la terra dei si~'llori (i I cui possesso è un peccato e quindi peccato è l'aiu– to dato loro) e sopratutto con una \'i– la morale, dissimile da quella degli oppressori, sarà possibile la libera– zione di tutti gli sfruttati.' La e~tren1u asocialità di questi con– sigli - lasciare le fabbrid1c, non coltivare la terra, limitare i bi:;ogni anzichè accrescere la produzione - pro\•iene dalla sostanza irrcmediabil– mente religiosa - cioè astorica - dell'anima tolstoiaia: infotl1 la ipo– statizzazione di figure ese.mpi o ,,a. lori eterni costringe u considerare i fenomeni, che con quei valori si connnisunmo, come contemporanei e di eguale natura, altrimen1i la com– parazione non sarebbe poasihile: e quindi a prescindere dalla storia, che è il diverso e l'irriJ>Ctibile. 1( Alla storia - scri\'e Trotzki nel saggio citato - T. non fa alcuna concessio– ne, non la riconosce, e ciò costituisce la base di lutto il suo ,,ensiero, su cui ri1>osa la libertà delle sue nega• 1 Cfr. l'<11mscolo « A8li 01>er«i » che con• densa in lloche 11agi11equasi tutto il llCII• si.:ro dclra111ore a <1ues1011ro1>osito.

RkJQdWJsaXNoZXIy