Volontà - anno VIII - n.3 - 1 luglio 1954

A N T o L o G l A INUMANITA' DELLA FORZA LA FOBZA che è maneggiata tl.1gli uomini, la forza che solle,melle gli uommì, la for-,.a dinanzi alla quale la carne degli uomini si ritrae .... (è tale che) l'anima unHuta non cessa di mostrarsi modificata dai :,uoi rn1•– J10rti con essa, trascinata, accecata dalla for-1;a di cui crede di dis 1)orre, cur– Wtla sotto la costrizione della forza che subisce. Lu forz:.1 è ciò che fu di chiunque le sia sottomesso una cosa. Quaud"c:,:,a ~i l'oCrcita fino 1.tll'f'str,•1110,essa fo dell'uomo una cosa nel senso· 1 ,ii1 lette– rale, poichè ne fu un cada,crc. V"cra c11111lc11no, ed un istunte do1)0 non v'è pii1 nessuno. La forza,,·hc-uccidc è una forma :,ouu11aria 1 grossolun11, dclb forza. C,)uunlo piii vnri11 nl.'i suoi 1,roccdimcnti, quanto pili sorprendenti.! nei suoi f'ffctti, è l'ahr.t forz11, ,1uella che non uccide: cioè quelln chc-11011-uccide– ancora. Ucciderli ,·crl11nu-nlf', o può darsi ch2 uccida, oppure ò soltanto so– .spes:1sull'f'i.s(>re d1c~in ogni momcnlo può uccidere: urn in ogni modo 4'~'"~ m111:1l'uomo in pietra. Dul potere di trnsformare un 1101110 in cosa facendolo morire deri,•a un altro potere, e ben altrimenti prodigioso: il potere di fare cosa d'un uomo che resta vivo. 11 uomo disarmalo e nudo sul c1ualc si <lirigc un'arma di– w•nta cadavf're prima ancora d'essere colpito. Un momento ancora egli combina, agisce, spera ... ma bcntosto lrn compreso che l'urnrn non devif'rì1, cd 11ncora respimnlc egli già non è altro che materia, ancora pensante non può pii1 nulla pensare. E' ,,i,,o, ha un'anima; ed è tullaviu una cosa. Ben strano essere. una cosa cltc ha un'anima; ben strana condizione t•er J',mima. Chi dirì1 cruanlo oc-corra a c111cll'anima per conforman•isi, torcersi ~ ripiegarsi su SC' i?lessa? Essa non è fotta per abitare una cosa; <1mmdo "i ;, costretta, non rimane pii1 nulla in ess11che non soffra violenz3. La forzu <·lic nitri 11111nej!:gia è imperiosu sull'anima come In fame C;,ln~– nrn, dal momento c·he f'Ssa consiste in un 1•olere perpeluo di vila e di morii•. Ed è un im11cro c·osì duro e gelido come se fosse esercihtto dalla materia inerte. L'uomo che si sente dap1>ertut10 il pili debole è tanto solo nel cuorf• 180

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