Volontà - anno VIII - n.3 - 1 luglio 1954

Tutto un giuoco infernale. in cui le cifre di aderenti e ]i; percentuali di elettori non contano qua.si , si trovò, cosi, messo in mostra. Salvo qual– che raro intervento, e nonostante la J>resenza di marxisti indiscussi, non si beneficiò di nessuna analisi delle condizioni economiche o delle evolu– zioni societarie che avrebbero poluto spiegare l'estensionP. e l'importanza del fenomeno comunista. La decadenza borghese, I' assenza d' iniziativa capi1alistica, l'enorme s,•iluppo dei servizi di Stato - in margine alle loro runzioni puramente repressive - le nuove caratterisliche della produzione moderna, non fu– rono esaminati che nel corso di discussioni ma non servirono lla elementi di base ai ra1Jporti essenziali. Ad eccezione di un testo italiano in cui il problema della sicurena per mezzo della fede - quindi dei rapporti tra cattolicismo e comunismo - era abborrlato sul solo J>iano filosofico, il grande tema dell'eliminazione deJr:m– goscia mediante il ricorso a una religione e ad un potere p11tcrno non fu af– frontato. E' sotto tutt' altra fonn11 che quesle relazioni furono esaminate. Pin– re Corval, definendo il comunismo marxista come un umanesimo stron– calo e lo stalinismo come una folsa religione, vi oppose il « lutto ,l cristiano e ai sforzò di fare ammettere che il cattolicismo - religione, filosofia, com– portamento individuale e metodo sociale -· poteva solo loltare su tutti i piani. e vittoriosamente, contro le deformazioni d'una religione t<'mporale. Es1>resso con franchezza da certuni da parte italiana, con meno pas– sione da !)arie francese, si manifestò frequentemente l'opinione delta « si– nistra .,. tradizionale, contraria alla collaborazione con i cristiani. 1 è la brillante sintesi di Rossi, di cui una conclusione fu che l'alleanza tra la si– nistra crisliana e sinistra socia.lista - nel senso largo della parola - era condizione indispensabile del rafforzamento o della vittoria della democra– zia, nè gli interventi di militanti d'impresa, abituati a rngionnre su situa– ,doni di fatto e spinti dalla necessiti, dell'azione, sembrarono scuotere se– riamente il fondo acquisito della tradizione anticlericale. Una unanimilà che stupisce si manifestò sulla necessità di risoh·ere i 1nohlemi la cui non-soluzione alimenta le febbri sociali e mantiene il clima favorevole all'es1>ansione comun.ista. li professor Biondi, in m,'esposizione molto consistente, espose la sua ('Oncczione di uno Slato moderno in cui il movimento OJ>eraio twrehbe il suo posto come partecipante, un grande J)OSto,corrispondente alla sua importan– za numerica e alle sue funzioni, ma da cui i ra1>prescntanti delle classi non operaie non sarebbero esclusi, ogni categoria sociale essendo pienamente co– twicnle cli servire una socie1à solidale. Solto forma di definizione posi– tiva, era una risposla alla "onstntnzione negativa falla da Lowcnthal. Non @inumifostò presso i fautori ciel sindacalismo 1mro, un'opposizione di 1>rin- 162

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