Volontà - anno VIII - n.3 - 1 luglio 1954

colare ciel burro) da K:;. 4,i a 3,7. Uniche eccezioni: la carne, la cui di– sponibilità pro-capite è rimasta in– variata a Kg. 6,9 e il frumento, la cui disponibiliti1 media è salita del 16% (d'altronde ben poco in con– fronto clell'incrcmento produttivo ag- . giratosi oltre il 35%). Cosi oggi, a dispetto di un quaran– lemrnlc sforzo produttivo, se anche 1e disponibilità alimentari venissero c- 11uamen1e ripartite, gli italiani rice– verebbero uua razione di questi es– senziali generi inferiore a <1uellache sarebbe stata praticabile al terupo della guerra di Libia. Di fronte a questi e ad altri sin– tomi della crescente insufficienza dei beni di consumo, i pili invocano un drastico aumento dei nostri investi– menti produttivi, rilevando - giu– stamente - che solo un intenso svi– luppo del nostro potenziale produ1- tivo potrà insieme soddisfare il cre– scente bisogno popolare di lavoro e di generi di prima necessi1i:1. Anzitutto, però, ci sembra dove– roso ricordare come molli onerosi in. ,,estimenti improduttivi, da <1uellias– sistenziali a quelli per l'cclilizia 1,o- 1>olare, non possano essere sacrifica– ti, e debbano anzi venire vigorosa– mente sviluppati. Il vagheggiato au– mento degli investimenti 1>rodu1tivi, quindi, non potrebbe aversi inciden– do sostanzialmente su altre spese 2 pubbliche. Circa la possibilitit di realizzarlo mediante una politica di 1< austerity )), mentre ogni persona sensata e onesta deve conco:-d11resul. l'urgenza cli un simile esperimento, deve anche guardarsi dall'attenderse– ne sr•ettucolari risultati. Il volmnc lordo dcgl'invcstimenti, infatti, si aggira oggi in Italia intor• no al 20 per cento del reddito nazio– mile: è una percentuale già assai rag– guardevole, che supera largamente quella di molti t>aesi 1>ii1ricchi del nostro: dagli Stati Uniti (ove è del 10% circa), alla Gran Brelugna, alla Danimarca, alla Francia, alla Sviz– zera. Tutte queste considerazioni con– vergono a sottolineare l'urgenza di aggredire il problema della arretra– tezza sociale e politica del nostro paese non solo con ruisure economi– co-finanziarie, ma anche e simulta. ncamentc con forme di educazione e assistenza demografica, aHìnchè le famiglie del nostro 1mesc diventino sempre più capaci cli voler figli in proporzione alle possibilitì1 di alle• "arli ed educarli che, via via sanno conquistarsi. Solr. cosi si riuscirà a prc,,enire la dispersione e la neutralizzazione del– le possibili misure economico-finan– ziarie ad 01,era dell'aumento della popolazione e dei suoi bisogni. L. DE MARC:HI Segnalo una lettera, pubblicata rcccnlemcnte da ,e Epoca n nella rubrica t( Dallu parte di lei >> di Alba de Cespedes, in cui due giovani s1,osi espo– nevano così la loro condizione di crisi: (1 ... Ho ventisette armi, mi(l moglie ventfr1irnttro. -Laureati, lavoriamo t.•11trnr11bi guadag11an.clo meno di ottautnmila lire complessive: e ne paghiamo 158

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