Volontà - anno VIII - n.1 - 1 maggio 1954

STATO E COMUNITA' LO STATO, come entitit a sè, autoritario, al cli fuori della coscienza, di•lla vit:1 degli uomini, è un male. Tra persone che abitano una me– desima terra, lo st(lto dev'essere una semplice amministrazione degli inte– ressi e dei servizi collettivi. La socif'li1 vera è comunitì1 di persone concordi per vivere e far viv-ere i figli, secondo le- proprie convinzioni: che dovreb– bero essere attinte dalla coscienza piii profonda. Ad uno <italo, che trascura di garantire il lavoro e l'esistenza alla persona e che - come autorilaria entità - oggi impone, per esempio, la gucrrn (ma allc.:.ti o nemici, indi– viduo o masse. possiamo mai noi non ,wn foJP. nel divino 1>ossihile in ogni uomo?) si do,•rebbe sostituire una seruplice amministrazione, che non gra. vassc contro la personalità vera di alcuno. Non è dello che in un gruppo (1ualsiasi di p~rsone ((< caos » in greco significa II il nulla ))) i piì1 abbiano ragione, e che la volon1ì1 dei più sia chiaro indizio della giusta \'ia. Oggi, in genere, lo siato è un'oligarchia eletta dal popolo, il quale - immaturo ancora a quei 1>rinci1>iessenziali che sono net-cssari 1•er una coabitazione onesta - viene orientato o sedotto da po• chi, di <flHI o cli lii, spesso mediante orpelli ... Ubbidisci.) alle disposizioni ehr, salvaguardano l'esistenza di tutti, ma non riconosco al disoJ-)ra della mia coscienza - e della coscienza della comunitì1 degli uomini di buo,w volontà - alcun'altra autoritì1: umana. li codice è valido ·611chCcoincide con la legge di Dio, <1uando la contraddice è abuso di antoriti1. Non rico– nosco, cioè, J-)er legge. che la \'olonlù di Dio. la quale si ,u,mifesta nel no• stro intimo in 1.rcghiera e nella cornunitì1 degli uomini che t-crcano Dio sinceramente. Chi crede nella necessitù e nella oppor1unitì1 della ;;uerra (e <1ucsto anche scrivo :1 proposito di tprnnto 11''\fiene proprio <1ui) e ,•uol combnttcrc e difondersi seminando IR morie, si associ con gli nitri delln ~un idea o fode (rra ecrti sel"aggi, per mo1i"i r,•ligiosi s"intilz:mo I,· teste dei catturali in eim11 a dei p:tli), e formino unn pri,•ata societi1. Chi vuole far guerra si pro",,ecla per conio suo, pngnndo di tnscn sua, con la faticn delle sue ossa, i fucili, la rivo1telln 1 le bombe, c1c. € profondamente disonf'slo obbligare degli uomini, - clrn vogliono arginare e guarire il male op11one1Hlogli il bene: In vcriti1 e la vita - ad 20

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