Volontà - anno VII - n.12 - 15 marzo 1954

Già i potenti d'oggi ha11no oltrepassato il limite in. cui la polit.ica di– vie11e patenteme11te i.mmorale. E non v'è nulla eia sperare da tali pastori, che han tut.ti ttnimo di lupo. Nulla può d'altra parte attendersi dalle co– sideue « azioni collett.ive » del popolo: tutt.i vi ha,mo animo di pecora, quan. d'anche non si son contagiati ,li « padrone » ed agiscono da lupi anch'essi - come certi gruppi ,li lavoratori che, essendo già al vertice dei salari ita,. lia11i,ancor chiedono di piit per sè, immemori dei éom.pagni che han fame. L'atnwsfern di giungla spinge tu/ un tempo di ferocia. Facile profe:.ia: se in questa atmosfera si seguita, ai pmlroni. che co– mmulando depre,la110 finirà col ri.spomlere l'a:.ione ,li pochi, decisi a rista– bilire nel fatto i/. minimo di giusti:.ia sociale senza cui non potrà aUora il popolo risollevarsi dall'nbbie:.ione in cui il fascismo e lrt guerra l'hanno 11recipit.at.o. Per quei pochi si porrà allora l'angoscioso quesito da cui è finora trat– tenuta l'azione: come essere i pii, forti senza comarulare, come colpire sen:.a odiare, come battersi sen:.a uccidere, insomma senza ricadere nella cecità della guerra? L'avvenire d'Italia, che è quanto direttamente ci riguarda nel mondo, sw nella risposta a queste tragiche domande. V. SOLIDARIETÀ Danilo i)(llci. dopo lo schiacciaoh:n10 di Nomadellia ad opera di Poteri Pubblici asserviti alle manovre che i gesuiti dirigono dal Vaticano, ha cercato un'altra via per aiutare il suo pross.imo. S'è trasferilo in Sicilia, a Trappe10, pi«olo villaggio di pesca. tori poverissimi, cd ha cominciato ud aiutare - come piU hi&0gnosi d'aiulo - i bam• bini, tenendoli curandoli amandoli quanli poteva in Cll!l3 sua. Iniziativa in iè diseutibilc, poirhè (" a;111ai farile conslatare che 11011 !,:asta la redcn• zione di Trappe10 a redimere l'lt111iadalle sue infinilc miserie - ma certo via comunqi•c di azione, un ., rare» tra genie che non (a, e via d'amore, vnlitla non tanto per i ri• sultati concreli (o mania dei II risultati») quan10 perdi~ niu1a .J non disperare. . Ma il Coverno, presenti in esso am~he Saragat Vigorelli Tremelloni per non dire d'ahri sah•atori, ha schiaccialo anche quesl°ahro tcniativo. Il prdeno d~ Palermo lia tohi alla cas., di Danilo i bamLini e li lrn fotti riportare dai carabi11icri o ai 1ugu.-i dei genitori o ad os1>izidella pelosa carità dei preli, cd a Danilo cd a sua 1,11oglie ha in1imato tli non occupauenc ancora sollo pena delle tanzioni-tli•lcgge. . Noi ci s.entiamo tanto amici di Danilo Dolci: non ci imporla nulla d~lle « differenze ideologiche l>, nulla ch'egli ~i rièhiami ad un Dio in cui noi non crediamo e ci &lupisce egli vi creda ancorn. Ci im11orla che ama il suo prossimo sofferente come noi lo amiamo, eh.e del suo dolore iOfTre come noi ne soffriamo. ' Non possiamo nulla. Ma gli diciamo: 11iarnocon le. 618

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