Volontà - anno VII - n.11 - 10 gennaio 1954

f governi sono tutti maidici? Ebbene ,e li aboliremo tutti ed impedi– remo che se ne costituisc11no dei nuovi ». M:t come? con <1uali forze? 1< li pOf)Olo o il proletariato ci penserà,,. E se non ci pensa? « Ciascuno farà come vorrà». Ma se questi ciascuni, che uniti fornrnuo la folla, volcss"ro il corurario di <1uello che vogliamo noi e si sottomettes....~ro ad un 1iranno e si lasciassero ado1>crarc come strumcnli contro di noi? Se i contadini si rifiu1eranno di :tf}f)rov,·igionare le città? ,< [ contadini non sono degli sciocchi e si a(fre1ternnno a fl0rtare in cit1Ì1 i generi alimen– tari 1>er ricevere prodotti industriali ... o 1uomesse di prodotti cli l.l da fabbricare >1, Se la gente non vorri1 lavorare? «: li lavoro è un piacere e nessuno vorri, privarsene ». Se ,,j saranno dei tlelinquenli che allenteranno i,lla vita od alla libcrtì1 Jcgli altri? « Ton vi s,1ranno piìi delinquenti>,. E cosi cli seguito, rispondendo a 111110 con affermazioni e negazioni gra– tuite. nc~ando tulle le cose brutte, sup1>onendo realizzale tulle lt· cose hclle. V'è s1a10 1>erfino chi, nella foga dell'enlusiasmo, :mlicipando forse di secoli i risultati sperabili della educ:,zionc e (lella cugcnica (scienza od arte di beu procrenre), ha intravisto per l'indomani .i,lcsso dell'insurrezione vi1. 1oriosa 1111'11mani1à com1)os1a Ittita di. .genie buona, in1elligente, sana, forte e bella! La veri!;\ è che ci siamo aggirali SCntj)rC in un "ircolo vizioso. Mcn1re da una ,,nrle abhiamo sostcnulo che la massa non può emanciparsi moral– mcnlc fino a quando durano le a1tuali concliziuni di soggezione 1>olitica ed Cfo110111ic;1, dall'altra parte abhiamo supposlo che gli avvcniu1en1i si svol– gerebbero come se essa massa fosse gi:, com1>osta 1ut1:.1c1uanla, o in grnnde nrnggior:mzu, cli individui 1:oscienti cd evoluti, gelosi della liherli, propria e rispctlosi di c1uella degli altri. lenire abbiamo soslenuto che l'anarchia, che è tutla materiata di liberti,, non può imflOrsi con lu forza Il( per la cou– lradclizionc che non consenlc », non abbiamo pensalo a prepararci flCrchè altri non potesse im1lOr::1i 11 noi. Ci ~ mancato insomma 1111 programma pratico, attuabile l'indonrnni s1esso della insurrezione vittoriosa, tale che senza violare la libertà di nes– suno 1ler111ct1csse a noi di alluare, o co1uinciare l'auuazione delle uoslre idee, "d allirasse a noi le masSC coll'esempio e con la prova della supcriori1;, dei nostri me1odi. E r>erciò quella frazione di popolo che aspira :dl'c11111nci1n1zionc e che fori, la sloria novella, non ci ha com1>rcsi ecl ha in gran parie accett:110 o il comunismo autori111rio ed 01}1>ressoreo l'ibrido sindacalismo. E noi ci siamo trovali irn1>otenti <1u:111clo le circostanze semhravuno le pili favorc,•oli. E tempo di rimediare a <1ueslf"nostre cldicicnze J>er trovarci pronti nelle future occasioni che non mancheranno. Ed è a <1ucst'opera di elaborazione di un 1>rogramma 1>ratico di realizzu. zioni immediate che noi con"ochiamo tutti i nostri amici. EMRICO MALATF.STA (Dalla rivi$1a • Pensiero e Volomti • di Roma, N. 3 del I fcbhrai1> 192--1). 607

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