Volontà - anno VII - n.11 - 10 gennaio 1954

L' ORGANIZZAZIONEANARCHICA E MALATESTA V I ONO e/egli tmarchici - scri- veva Malatesta - i quali, pur •mmettendo che gli uomini debbono organi:::.arsi per la difesa delle loro idee, ,, dei loro interessi, vcggono sempn• 1wll' orgllliiz::a::io11e wa.' t1uto• rità "un pericolo di autorit'à; c per– ciò l'accctta110" 11wli11cuore... e spe– nmo rhe 1111 giorno verrà in cui, cia– scmw potemlo o volendo fare da .,è, 11~,,. vi sia più bisogno di orgmiiz:.a– :1om• ... Noi crecliamo invece che la orgn11i::azior1e n.011 sia una 11eceuìtà transitoria, 1111t1. questione di tattica e di 011portu11i1tì, uw sia invece una necessità inerente alfo società uma– na, e debba essere da noi considerata come una que.stione di princi1>io. E crediamo, che, lwigi dall'esservi con– traddi:io11c tra l'idea a,u,rchica e l'i<.lea di orga11i::a;;io1ic, l'anarchia 11011,. po:ua e8istere, uon />Ossa conce– pir8i se non come l'organi::a:ione libera, fatta dagli intcreuati stessi, di lutti gli interessi couumi ». 1 Per <1ues1c si.esse ragioni 1\IaJate– s~a 1>e11sava n_ecessurio un'organizza– z1ont' 11ni1rch1ca II scopo di propa- 1 • Il principio d'organiu:azione » ne Il Pen$ìero di Uoma, N. )9, Jo oli. 1910. gunda e di lotta e, duruntc la sua lunga vita di militante dovette so– slenere molte polemiche con gli anli– organizzatori su quel soggello. C'è un J>O' di confosionc in qual– che ambiente anarchico sulle iclee di Malatesta in Callo di organizzuzio– ne, così come furono cnuncjate nei suoi primi e nei suoi ultimi scritti. In breve si può dire che le sue prime speranze sulle possibilitìl ri– voluzionarie del sindacalismo subi– rono modi6cazioni considerevoli nel– la prima decade Jj qucélo &ecolo. IJ suo biografo Luigi Fabbri • ci– ta una lettera in cui Malatesta dice– va che nel 1897 aveva pii, fiducia e 1>ii1 speranze nel sindacalismo di quello che vi riponeva pii, tardi. ~ in una lettera ad un compagno, s~r11ta nel 1931, egli espre!SC il pen. siero che « le organi::tizioui operaie, ri~oluzio11arie quando 10110 deboli, a muura che crescono in numero e forza si burocmtizzano e diventano conservatrici, egoiste, polit.icantistc. Forse sarebbe stato lo steno dell'U– nione Sindacale Italiana se fo8se <li– vcntata maggioranza». 2 Lu1c1 FABBRI, MalatHta, I" uomo r il ~ruiero, ediz. R.L., Napoli 1951. 571

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