Volontà - anno VII - n.9-10 - 15 dicembre 1953

sa110 fo popoht:::ione, premierebbero tutte le ùri:::icttive,wcessurie (espropria– zione, orgariizzazi-One della produzione, ecc.) stabilirebbero rapporti- volon– lllrii fra le Vllrie localit'à e le varie corporazioni, consiglierebbero, sprone– rebbero, ecc. Ma è meglio smettere. Tu riceverai quest.a mia qua,ulo forse la sitm,– z"ione sarà cambiata; ed io riceverò lei tna risposta quando vi. sarà st:1to for– se un altro cambiamento. Pm,siamo ad alt.ro . Mi dici che nel mio articolo su Krovotkin non capisci la mot.ivazio11e del/ti mia frase: e<••• il programma anarchico che, basandosi. sulla solida– rietà e sull'amore, "a al di là della stessa giustizi<i ». A te pare che (< esso (il com.-m,.) va 110n. al cli. là, mll verso una giusti:::i« sempre pii, giusta, superiore >>- Evide11teme11tc in mili questione simile ogni clisse, i.so trll 11oi ,um- è, 11011 può essere che u11ctquestione di pllrole. Nullameno permei.limi di. spiegarP il mio modo d'itrte1ulerc fo parola giustizi<t. S1ret1.ar,w11teparfondo, giusti:::ia significa dare ngli altri l'equivalente <li.<Jttelloche ti clàmw; signifiw l'echange egal di Prouclhon, significa reci– procit1ì, co11tr<tcc11111bio, ,,ropor::ione, e 1>erconseguenza implica calco/o, misuru. Il suo simbolo è lu bilcmcU,. (< Una giust.izia sempre più giusta ,, mi fa 1111. pò l'effett.o di ,ma lillea ret.ta sempre piti diriua, o di 11,i cerchio sempr,, più to11do. [.'amore invece dù tutto quello che pu-0 e vorrebbe dare sempre di più. s<mzu contare, se11::(lclllcolare. In economi,, dure a ciascuno secondo jl suo ltt\·oro rispouclerebbe <1giu– stizift; dare a ciascuno secondo i suoi bisogni sarebbe più e meglio che l<t giusti:fo. In wu, societù. ide(t/me11te giust(t bisognerebbe avere la mi.sura esatta dei meriti di ciascuno; bisognerebbe c1tlcofore l'utilità che 11110 dù agli ahri per misur(ITflli fo somma di beni che egli lui il 1/iritto di ricevere. Tolstoi dice in qualche posto: « Se non JWlete fare a;;li altri quello cho 1,orreste fosse fatto a voi, almeno ,um fate agli. altri quello che 11011 vorreste che gli. 1,ltri /acess<'ro ti voi)). Il che si potrebbe tradurre: se non. potete esser buoni sia1<•almeno giusti. li non Care agli ahri quello che non vorreste che gli altri facessero a voi è giusti:::ia; il Care agli :tllri quello che vorreste che gli altri foccsscro a ,•oi (cioè il massimo bene) è ciò che i cristiani chi11mano c11rità e noi chiamfomo soli,lorietà: insomma è amore. U,w voltu io fui sul 1muto di scrivere ww studi-0 dal titolo: « L'idea di giusti::fo CllUS<t dei muli sociali>•. /I. titolo sctrebbe forse sembr<1to pnrndos- sale, mlt cre1lo c/r,. sarebbe stato 1,bbltstmiza giustifict1to dui /t1tti. · '/l'li ,,are che 11ell'a11imom11<movi sieno due seutimenti contrapposti: i/. se11time11tocli simpmia, di muore verso i proprii simili, che è sempre fc,t1ore <li.be11e, e<l il sentimento 1/i jfiusti::ia. che è c1111sa comùuw di /ottu, perchè ognrmo trovc, giust.o quello che meglio gli co11vie11e. Chi. si è imposs,.ssato t!elltt terr11trov11giusto clr<'chi vuol scn;irsi delfo 544

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