Volontà - anno VII - n.9-10 - 15 dicembre 1953

lo non posso intraprendere <1uiun esame metodico e completo di que. sti errori. Solo accennerò ad alcuni di essi così come mi si presenteranno alla mente. Prima di tutto parliamo di morale. È cosa comune trova.re degl.i anarchici che « negano la morale». Al principio è un semplice modo di dire per significare fhc, dal punto di vista teorico, non ammettono wia morale assoluta, eterna, immutabiJe, e che, nella pratica, si ribellano contro la morale borghese, che sanziona lo sfrnt• lamento delle masse e condanna quegli atti che tornano a pericolo e danno dei privilegiat.i. Ma poi, poco a poco, come suole a,•venire in tantt" altre cose, prendono la figura rettorica per l'espressione della verità. Dimentica• no che nella morale corrente, oltre ]e regole inculcate dai preti e dai p.i– droni nell'interesse del loro dominio, si trovano pure, e ne sono in rcalti, la parte maggiore e sostanziale, anche <1uelle regole che sono la conseguenzu e la condizione di ogni coesistenza sociale; dimenticano che il ribelbrsi contro ogni regola imposta colla forza non vuol dire niente affatto rinunzia– re ad ogo.i ritegno morale e ad ogni sentimento di obligazione verso gli altri; dimenticano che per combattere ragionevolmente una morale, bisogna np• porle, in teoria ed in pratica, una morale superiore; e, per poco che "il tem– peramento e le circostanze aiutino, finiscono col divenire immorali nel sen– so assoluto della 1>arola, cjoè uomini senza regola di condolla, senza criterio per guidarsi nelle loro azioni, che cedouo 1>assiva1ucnte all'impulsione ;:Id momento. Oggi si leveranno il pane di bocca per soccorrere un compagno~ domani ammazzeranno un uomo per andare a] bordello! La mornlc è la regola di condotta che ciascun uomo considera buona. Si può trovare cattiva la morale dominante in una data epoca, in un dato paese, in una data socielà, e noi infatti troviamo pessima la morale borghe– se; ma non si può concepi.re una socielà senza una morale qual.sia~i. nè un uomo cosciente che non abbia un qualsiasi criterio per giudicare di <1uello che è bene e di (1uel10che è male per so stesso e per gli altri. Qum1d<' noi combattiamo la presente società noi opponiamo alla morale individualis1ica dei borghesi, alJa morale della lotta e delJa concorrenza, Ja morale del• l'amore e della solidarietà, e cerchiamo di stabi.lire delle istituzioni che cor• rispondano a <Jucsta nostra concezione dei rapporti [ra gli uomini. Chè al– trimenti perchè dovremmo trovar male che i borghesi s[ruttino il 1,opolo? Un'altra dannosa affermazione, che in molti è sin<'era, ma in ultri è un.i scusa, si è che l'ambiente sodale attuale non pcrmctle di cs....i:ere morali; e che per conseguenza è inutile fare sforzi che non possono riuscire, ed il me– glio è di cavare il pii1 che si può per se stesso dalJe circostanze present i sen– za curarsi degli altri, salvo a cambiar vita <1uando sarà cambiata l'org:mi.r.• zazione sociale. Certamente ogni anarchico, ogni socialista comprende le fa– talità economiche che oggi costringono l'uomo a lottare contro l'uomo, ed ogni buon osservatore vede l'im1>otenza della ribellione personale contro la 514

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