Volontà - anno VII - n.9-10 - 15 dicembre 1953

sere, pel quale oggi combattono i socialisti. Ma, se l'altruismo, la solida– rietà era nel sentimento dei migliori, il tarlo dell'individualismo (nel senso dell'individuo in lotta contro l'indh•iduo) il principio dell'insolidarie1ì1 e del profit10 dell'uomo sUll'uomo erano nel programma borghese e non po– levano non produrre i loro malefici effeni. La proprietà individuale cd il principio d'autorità, sollo le nuove forme cli capi1alismo e di parlamentari. smo, erano in quel programma e dovevano condurre come sempre all'op– l}ressione, alla miseria, all'ahbrulimento delle masse. Ed ora che l'evoluzione capitalistica e parlamcnlare ha prodotto i suoi frutti, e la borghesia, esaurito nella pratica della concorrenza economica e politica ogni sentimento generoso ed ogni slancio progressivo, si trova ri- - doua a d.ilendere colla forza e coll'inganno i suoi privilegi, i suoi filosofi non sanno, non possono difenderla contro gli attacchi del socialismo che ti– rando in campo, male a proposito, la legge della concorrenza vitale. Sconsigliati! se l'umanità do,•esse retrocedere alle sue origini ed ac– cettare il princi1)io del ciascuno per sè, allora sarebbe vinto il socialismo, ma sarebbe pure distrutto ogni vestigio di civiltà e tra le stragi e le de,•as1a– ~ioni si ritornerebbe allo stato selvaggio. E questa retrocessione sarebbe pur la conseguenza ultima del sislema borµ:hese. Se infatti l'interesse individu31e domina tutto, perchè l'uno !lO· lrcbbe affamare profittando della sua tlosizione ceonoruica, e l'altro non flO• trebbe far uso della sua forza o della sua asluzia per ammazzare, per stupra– re, calpestare in miJlc modi l'umana personalità? E poiehè è ormai indubitabile che iJ regime borghese si sfoscia, che le masse sono stanche e coscien1i della loro situazione e che un giorno o l'altro la ri\'oluzione m·,•amperà in tutti i paesi civili, il socialismo - che è l'amo– re e la fratellanza sostituiti all'odio ed alJ'isohtmen10 - non solo liber:1 ed ele,·a gli 01lprcssi, ma salvn ed eleva gli stessi oppressori. Solo grazie agli ob– biettivi chiari ed ai senlimenti generosi eh' esso sparge in mezzo al popolo, la distruzione del regime borghese non trascendeC:1 a massacri inutili quan– to feroci, e <1uella rivoluzione che dovrà SCb'llare un meraviglioso passo in avanti della civiltà non correrà J)ericolo di trasformarsi in u'n movimento incosciente e seh•aggio, che segnerebbe uno spaventoso regresso. Sì, sconsigliata davvero <1uella classe, che alla vigilfa di essere abhal- 1111,1 e vinta (a appello ai sentimenti selvaggi e deride quella generositi'1, quel senlimento largo cli umana solidarietà, che sarà domani la sua con– danna come classe sì, ma sarà pure la sola s1,erauza di sal\'ezza personale 1,ei suoi membri. finiremmo qui questo articolo se l'argomento preso a trattare non ci ricordasse una polemica dibattutasi recen1emente fra' nostri compagni: quella tra i partigiani dell'egoismo ed i parlig:iani dell'altruismo. Veramente in quella questione noi, malgrado le affermazioni contrarie di quasi tutti quelli che han preso parte alla discussione, crediamo non vi 503

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