Volontà - anno VII - n.9-10 - 15 dicembre 1953

Roma, 17 agosto 193P Nessun amico, anche se medico, può venire da noi: la polizia lo im• pedisce. Hamw già mandato al confino alcuni che sfidarono la proibizione. Aggiu,igi poi le preoccu,pazioni economiche. La casa costa tanti quat.• trini e non so come potrò andare avanti se la cosa dura un pezzo. ♦ Carissimi, 30 maggio 1932 Vivo ancora; ma davvero se dovesse continuare. così, ci sarebbe da de5i• derttre la morte. lo però conservo, o /orse riacquist.o, il gmto e l'amore dellct vita, e questo potrebbe significare che non sono ancora un asino morto buono 5olo da buttare al letamaio. Speriamo dunqu'e. Intanto non ho la /orza nemmeno di leggere le lettere che ricevo; mtr avrei quella di 5tringervi al mio cuore. Grandi sono le prove di affetto cltc ricevo dai compagni e Ili" sono commosso. Carissimo, Vostro ERRICO Roma, 18 maggio 1932 lo sono sempre ammalato, ma vado lentamente migliorando. Mi ritorna il gusto e la speranza di vivere, il che pare molto buon segno. Se ve ne sarà motivo, Elena t'informerà; ma spero che presto potrò ri• prendere io stesso la nostra regolare corrispondenza. Baci. ERRICO Roma, 30 giugno 1932 Carissimo Gigi. Ricevo la tua del 31 maggio. Ai triboli che mi dà la mia salute, si so,w aggiunte le ansie per la salute tua. Coni-0 stai realmente? A quest'ora i me• dici si saranno decisi a dare un nome alla tua malattia ... cosa del resto che non prova che ne sappiano molto. In ogni modo, in. mancanza di meglio, 1 e 1 Sono brani di leuere a Gigi Damiani 1ra11edagli « Scritti Scelti » di Mala1e1ta, edir.. R.L. Napoli e che qui intercaliamo perchè dimostrano, ancor più delle altre, oome Malatesta foSM:prigioniero di Mussolini. 546

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