Volontà - anno VII - n.8 - 15 novembre 1953

vare in altrn 1>agina tli c1ucs10stesso nume– ro, do\'c 1rnbblichi:11110uno scritto critico dei GruJ)l>i di Genova, ,\d E. Br. ed E. Ifa. consigliamo di ri• leggere ciò d1e abbiamo scritlo e ciò che ora scrivialllo. Percl1C non ci riesce di ca· J)ire come sia s1a10 possibile anribuirci l'intcn1.ione di difendere A. o B. od altri. 1':mlo che, mentre intendiamo clic lulli 1i riferiscono a Cino B., 11011 sa11pia1110nnco• ra :1 chi ullucfono con ((uell'A. Vorremmo che (11rnlcuno si 11rendcue la hri;a di tenrnrc urrn es1>0si1.io11edelle ra• gioni a111wli 1>er non votnre, E' accaduto anche a noi, in discussioni con amici che andavano a nrnlincuorc a \'Olarc per il J>ro. 11rio Partito o per altri, di lrovarci 1alvoha a corlo di aq;omc11ti. Ci si dice: w1i rac– comandUlc di 11011-fare. i\la clic cosa racco• 111:111da1c di fare. damlo l'esempio J)er 11ri, Al LETTORI 111i,per dimostrnre l.1 possibiliti• e l'utilità tli ciò che c<111sigli:itc? Tutto sia <1ui. Ed è in r1ue~10senso che diciamo: siamo 1u11i rc!11011sahili. Pcrchè siamo ltllli inerti. Il 11rocl:111rnrai fedcli•a•11rincipii è un al• 1eggiamento d,c og;;i fo soltanto mnle. La gente l1a vis10 tro11pi « 1>ri11cipii >, usati n coprire i «fatti» piì1 indegni. Vuole azio, ni, non chiacchiere. 1-: noi, noi che vogliamo agire meglio di chi v:1 a volare, che cosa 1>cnsi:u110di 1>01erforc? (Aggiungiamo, 11er chiim:zza: uel grup- 1,e110C'hC fa Volo,uà non c'C slalo llCSSUIIO che nhbia nemmeno 11enst1tose dove!se o meno ;,ndurc a vo1are. Ci siamo astenuli da qucll'auo ;renza coruorno di dubbi. E così C stato, in passato, anche per Berncri e Berloni ...). Intendiamo anche noi «commemorare» Malatesta nella ricorremm del centenario della ~ua nascita, contrihuemlo a far conoscere in llalia il suo 11ensicro. Consitlcriamo Malatesta l'anarchico italiano che ha saJ)uto vivere in piena coerenza le sue idee: fasce– remo quindi clic 1>nrlici;li stessi, \·i,·o come sempre nei discorsi i,iani e netti con cui con<1uis1ava l'affetto di quanti gli son vissuti o passati vicino. Il prossimo numero della rivisla sarà <1uindi dedicalo a .Malatesla: e ci auguriamo che lrn i 11os1ri le1tori, intendendo la portala d'un tale numero speciale, si realizzi uno sforzo di diffusione anch'esso ~J>cciale. Per J>nrte nostra, uscndo dn tempo esaurito il volume di «Scritti» tli Malatesta che abbiamo pubblicato nel 1917, olTri:11110 inoltre il hel libro tli L. Fnbbri su « Malatesta, l'uomo e il J>ensiero », a L. 500 in luogo del J>rezzo normale di L. 700 - fino al 31 dicembre J>rOssimo. Un altro numero SJ)ecinle abbiamo in prcpnrazione, e speriamo 1>0ss11 uscire come n. 10. Saf:1 irueramente dedicato ad esporre da un 111unotli vìsla altuale la correllle d'idee dell'anarchismo, molteplice eppur unitaria, come oggi Si. presenla nelle ,·arie 1,ulture Jel nostro mondo. Abbinmo giù assicurala la collnl>0r:11.ionetli militanti SJ)ag11oli,francesi, inglesi, nord· :uuericani (oltre che italiani, s'intende). Continuiamo nella J>re1mra1.ione, i,er 1e111nreap• punto di dare un quadro della 111oilej1licitii/unitò dell'anarchismo nel mondo d'oggi, in cui si nltualizzano i classici moderni lici !)Cnsiero anarchico auravcrso i1lec e J>ropositi diversi, ma sul fondamenlo d'un orientamento comune. [,A REOAZIONt: 442

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