Volontà - anno VII - n.8 - 15 novembre 1953

C O L O N I A M. L. B ER N E R I 1 G /UN ·1 A CASA SEUENA poco dopo il trnm.or ,to. I bambini, auomo ml ,ma lunga tavoltt, all'aperto, uvevano terminato di cenare. Parfovcmo tra loro come solo i bimbi smmo fare e-0,1, clisordi11e, ma in• l<>mlcmlosi perfettamente, dtmdosi l'un l'altro sulla. voce, mtt ri,ucendo tuttavia ad esprimere <1Iw,110 avcv,mo in ment.c di. dire. Mi. resi subito con,• 10 che ciascuno di essi si trovav<t ,, proprio agio. Nesswu, mctotlicu com– prPssio11c clall'estemo limitnva l'estrimccarsi spontcmeo dc/lo loro c11crgie, tdimentate tm:i da un clinw st1lubr<t,clu un villo llbbondcmle e sano, dulfa vili, all' aperto, dalle passcggifttc al mure ed in collim,. Questa sensazione illi:iale fu. mnpiamcnte con/ernwta nei giorni. che seguirono. Compresi c/uJ è proprio un clima di libertà che curatterizzci lei co/011ia M. f.,. Bcmeri e la distingue da altre colonie con le quali si può pensare c,bbit, in comune altri. M/JCtti. Rurame11te dagli aduhi che si occupavano dei bt1mbi11i partiva un. ordine pere11torio. Sempre si cercavlL nel m.oc/o pii,. sereno e 1wturale, spesso rmcn(losi (li loro giochi, qualche vo(La selvaggi, cli guidarli, assecon– (lo11doli nella reali.:za:ioue della loro pcrso,wlità. C'era da parte degli a– dulti. u,i co11ti11uosforzo cli <I1.>erU, comprensione verso le Loro llecessità e i loro desiclcri . J >crult.ro il fabbricato che li ospita bctt /JOCOha (/e/Il, colonia: è una vilhi arrcclattt con gusto, ·vi llleggia una. ut.m.osfera di int.imità e<I i bambi,~i si, scnt.ono in casa propria, favoriti in questo dall'occu.parst delle faccc11clc clomcst.iche. Dllll' ampia finestra ciel i'>Oggiornol'occhio gode un paesaggio illcmtt.c– volc: fo costa napoletana, e i trnmont.i infuowti presso Nisicfo, Ischia e Prode/a. Ed i bambù,i no,, restano estranei alle bellezze dei luoghi, 11eso11Opre- 430

RkJQdWJsaXNoZXIy