Volontà - anno VII - n.5 - 15 luglio 1953

allora-la pressione di volo,11à del popolo ern wlmenre forte che perfino tra loro ha trovato modo cfesprimersi. Tanto piii. che gli altri, i politici af• fondati con Hitler e con Pétafo, ernno prudentemente spariti anche <Jlllm• do fisicume11t.,~vivi: ed essi, se miche fossero stati interpellati, avrebbero volemieri co11corso e, « dare al popolo>) anche di più (sulla carw costitu• zio,rnle) purchè li lasciassero vivi. Yill via che fo paure, svtmi.v<1,ciascuno di <1ueipolitici è tornato a/111 ribalta, e ciascuno vi ha portato la voce delle volontà cli predominio - sue o d'altri - che 1wevl1sempre difeso. Si è venuto così. ricostirne,ulo il fro,ite-delle-volo111à-di-commulo. Nel regno della politica, il Parlamento il Governo, quelle volontà di clomi11io Jum ripreso la loro funzione. Ed al– lorrt la "l11e11zogm1 inerente tilla ,wovt, Costituzione si è rivelata con tale viole11zc1, cfo paralizzare lo Stato. Dct gruppi ciasc,mo dei quali pensa. (llnclw se non lo dice): io :wlo cle1Joco11uuufore, 111rtidebbono furc come dico io, e gli u/Iri non io deb– bono pllgctre le spese, non ci si può <tttemlerc c/1e--ve11gare<tliz:zata·1mt1di– .,tribuzione equa del potere. Posson mai lupi" affmnati. procedere d'accordo 11cl prmulere ciascuno un pezzo dell" pecora uccisCI? Ecco dum1ue in Fr<111ciC1 fo crisi. ll Presidente del/Cl Repubbliclt chia• 111<11'11110 dopo l'altro i pili esperti politici professionali: da uomini refo– tivw11e11rcnuovi (Frrmces Memh•s) fino cui altri vecchi vecchissimi (Rt>y– nmul: non è lui che (l(lortwn rt su.o tempo 1/itler e Pétllin? ), ed lllfine il Pt1rlc,111emollffida il compito del Governo al più clebole di tutti, n colr,i chi• promette di tirare avariti la barca sen:a chiedere e, nesswio i co11ti, sen:u esigere m1lllt dli, n.essww dei Potenti, 1mmte11e11doaperrn lc,. bo1teja dellu cuccagmt im.picmwtci dal de,wro americano. In Jwlia ... quwite mwlogie con la. Frnncia. t. neccssllrio dettltgliare? La flmWsia del meccm1ismo elcuornle dti risultai.i curiosi. l,,teressl111ti, anche. In una ,rnzione che il Vat.icano llfferma og11i cim111e minuti « tota/. mente cattolicu », il Partito dei cattolici lw. twuto nemmeno un quurto elci voti. I repubblicm1i si sono llstenuti dal votllre per il Pllr.tito Repubbli– ccmo, proprio dove esso si considernva molto forte. L'elegante arwmalia d'un Presidente di Repubblica che è perso,wlmente monarchico lw il suo riscontro in basso: c'è lii.fine in Parlamento la voce della Plebe - ma n11- zichè llllimare dei tribuni del popolo essa aliment.crà azioni di corridoio a servizio dei grossi affctri. Pochissimi credono lii libernlismo del Partito Liberale. E moltissimi comincitmo ad ltCcorgcrsi che, ,mcl1e volendo se~ guire Marx, lt, se<le ,wn è più il PC, in cui si serve lo Stato russo: da clic i molti voti al Pltrtito Sociltlisrn. Ecc. Ecc. Ma iu conclusiorw, come /1111- ziona questa democrazia italiana? tll sostanza, ceco, è bett diversa dalle apparenze elettorali. Ln Costituzione, con 'cui il PC lm sancito la clericali:zzllzior,e e/elio Srnto, è ben lungi dall'essere llpplicatll. Tutte le leggi fasciste sono tuttora vigenti, vigente è il costume fllscista tra i politici di professione, arrnffa che t1rra.ffo rimane l'insegnu del negozio. I grnndi burocrllti son sempre 226

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