Volontà - anno VII - n.5 - 15 luglio 1953

riguardi di quella corrente che si suole chiamare « organica >• e che tro\'a il suo maggior nome iu Patrik Geddes: soltanto due anni or sono Munford scriveva, in Tlre Arcl1itectural Rcvicw « ... Patrik Geddes, per quanto scom– parso da diciott'anni, di,,enta rapidamente il centro d'ogni interesse per le migliori menti di questa generazione; il suo pensiero, com-0 quello del suo V'-'Ccl1io c llaboratore e <1111ico Pit!lro Kropotl,in, snrù probabilmente di guida nel futuro, a mano a mano che i meccanicisti e i marxisti, oggi trionfanti, metteranno in luce il fallimento delle loro 6.losofie nel rendere giustizia sia alla vita sia allo spirito umano >>. Ebbene, un primo ed effettuale assaggio di <1uanto lontane - in una &Jll>arenlesimiglianza - siano le idee dei due « vecchi amici » lo daremo con ht dcscrizion<' di realizzazioni connaturate con l'impostazione di Kro– potkin: ci sia lecito tenersi soltanto a costui che è certo molto più scono– sciuto, per i noslri lettori, di Ceddes, di :MunCord e d'altri urbanisti con– tem1loranei; ci sia lecito farlo anche perc.hè - il filo oramai s'è dispanato completamente - in questa maniera termina un intero discorso: quello, ap– punto, che ebbe J>er occasione l'invenzione howardiana. In SJ)agna, dtmc1ue, la guei:ra ci\,ile offrì le condizioni immediate per la messa in 01>eradi un lungo lra\'aglio sociale razionalmente correlato con le cantieristiche etniche, storiche, economiche del terreno in cui detenni– nati uomini agi\,~mo. Ma poi: « razionalmente » abbiam detto; e potevamo usare una <1uaH6cazione che tra gli architetti e gli urbanisti sembra oggidì antagonistica - « organicamente » - perchè l'esasperazione polemica, fa– cile e suadente nell'amhi10 degli stucli specializzati, porta a caricar le di(. fcrenze e a toglier di mezzo le somiglianze. Potevamo usare ùuliffercn1e– men1e le due parole, perchè in reahit nè il raziom,lismo è pili, quando si allontana dalle pagine degli ideologhi, una rarefotta esercitazione intellet– tualistica, nè l'organicismo è piì1, <111anclo de,•e concretarsi in fatti, un inef– fabile im1>astodi misticismi e di scariche irrazionali. A nostro parere le col– letti,,ità anarchiche spagnole, sorle dai lavoratori e non ~ui lavoratori, pre– sentano caratteristiche comuni alle due aggettivazioni; non costituiscono un immobile e definitivo esempio, rua unn i11dica::io11e che vale la pena di met– tere in chiara luce. I) - Un esempio, ecco. E incominceremo rHerendo alcune notizie' che danno idea dello sforzo creatore cozupiuto dai lavoratori dell'Azienda Trnm– ,,iaria di Barcellona nei riguardi, proprio, dei problemi urbanistici citladini: a) - s'incominciò col so1>J>rimero pili di 3.000 pali di [erro che pian– tali in mezzo alle strade per sostenere i cavi, eraao causa di Crequenti di– sgrazie oltrechè un permanenle attentato all'estetica urbana. A.i pali si so– stitul la sospensione aerea; . b) - siccome 1n Cornpagni11 Acqn:i Gas Eleurieitì, aveva installato cabine che obbligavano i tramvai a fare brusche e pericolose curve, gli ope– rai lramviari si misero d"accordo con quelli clella A.G.E. per togliere le cabine • sistemarle altrO\·e; 2J9

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