Volontà - anno VII - n.3 - 15 aprile 1953

RECENSIONI LIBRI LUII DIFILIPPO Federalismo v Llbertad Libreria y Editoria! Castclvi • S.A. S11111n FE' 1952. Oue&lo libro è 1111 oucalo contribu10 chi:1- ril1c111ore sul J>roblerna, oggi 1111110 attuale, del Federaliamo che, per cucre veramente se ilCHO non deve mai 1ciruler1i dalla Jj. berti.. Ecco, quindi, l'indicnione 11rcci1a del ti1olo che aiuta giì1 ad orientarsi nella babele di idee e di lingue di oggi. L'autore 1i preoccu1,a di fore una chiara cliatin~ionc tra il rcderalismo dr S1a10 e quello BOciale. Sono due interpretazioni diverse dello 81euo problema che non han– no niente in comune anzi 1>01110110 con1i– deraui nemiche ira di loro. Ed in queste due divcr&e interJ)reta>:ioni del (cderali11110 ri\·ediamo <1ucl confliuo che ru eauu del– la 1cinio11e in eeno alla Prima lntcrnHiO• mdc: doè da un:1 1n1rte ltt continuaiione della concezione nutori1nri11 di Mnr:< e En– gcls, dall'ahrn quella libcr1nri11 tli Proud– hon e di Dnkunin. Ln concezione autorita– ria è, 11crò, implicita nello S1ato cd è di lulli i temJ>i. Sc1111>re lo S11110si è orro– ga10 il diritto di om111ini~1r11reuomini e cose etl a 10111iglianza di Dio considero gli uomini bi8()gnosi di tulcla, t.li protc2ione e di 1olvezu. I( Qual111,q11e Joue il concetto tli S1ato nel Medio-Evo od anche in tempi più re- moti, è significativo che quel termine con• tenga sempre ,'mplicita, in un modo o nel– l'allro, l'idea di Governo, di outorità, di potere .... ed è il proc.e.ssodell'autorità dello Swto, invadente, lento, costante, tenace, graduale ed ininl'!rrotto, simile a ouello della goccia d'acqua clie riesce o scauare la pietra su cui cade, che porta ai regimi di'ttatoriali della Ru.ssia, dell'Italia e della Germania e c/1e culmi'nano con la creazio– ne ,lei mito dello lato•· F'inchè allo Staio rimarranno tulle le pre, rogu1ive che ha avuto finora (e non po. trebbe rinunciarvi senza finire di eAACre S11110) il Federalismo di 11110 ci darà ri– sultati come 11uelli ormai carat1erh;1ici del– la Russia bolscevica. La. concezione di federalismo sociale na– sce, invece, princi1>11lme111ecome 011posi– zione aUo S11110 8IC880 e fleve (Juintli Cl• sere un rimedio che elimini i veleni dello Stato e che nella concczìone del federa– lismo di S1:r10vengono trasforili nella sie&• sa misura o forse in misura maggiore, nel S11per-S1a10. E;;so è, quintli, inn,mzitutlo una ri,,endicazt<mc dei diri11i della 1>er&0- 11a umana e delle liberlà individuali, di– ritti e libertà che lo S1tt10 si è accapar• ralo e che conserva con la foru. Bisogna perciò Slr!tpparli allo Stato. La lilx:rlii non è in con1ra1ipo1izionc con l'ordine e l'organizzazione sociale. Lo 111i– ri10 di armonia, imJ>lica, anzi « la coe,i– Slen;a ,lelle indivirlualitù e dei 111oi con– trasti. perchè ancora. non si è climoslralo cl,e l'l>rdine sia. incm,ipalibile Mn lo J,'ber– tti, quun,lo (fllest·ordi11e 11011 reco o0esa alla giulli:io. Inoltre l"esperien:a &lorica ci di– mostra che ciò clie era slato rite111110 come condi:1'one dell'ordine, si è rivelato come il ,,;i, vivente parado.sso dell'orga,1i;;::azio• ne del disordine, impollo con ferrea diM:i• pli,1a e dolorosa sottomissione». Doloro&a, anclie con i tre fomosi F borbonici. Il concetto folso dcll'unilà che mira ad 111111 unitii imposta 1l11II' allo 11011 risolve 11ro11rio uicnlc, anzi è più che mai d1m, noso, J>erchè « 1.e,u/e t1lla 11ni/ormi1à o alla disciplina wologic" ,lei formicaio. di,ci, pUna irra;;ionale che è la morie della per• 155

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