Volontà - anno VII - n.3 - 15 aprile 1953

PARADOSSO ff E~BERT RE.A~, il noto critico d'arte ing~ese - .che è anche un anar- cl11co, e lo dichiara e lo conferma ad ogm occas1one, e della sua opi– nione fo materia anche di libri cd urticol.i e di pubbliche discussioni - è st.ato incluso nelJa Lista annuaJe degli Onori della Regina, e nominato « Knight ». Sarà d'ora innanzi, come l'attore Lawrcnce Oli,•er, come il fi. siologo Alexander Fleming, « Sir ». « Frcedom », il gioruaJc anarchico d_i Londra, ha pubblicato una di– chiarazione in cui Herbert Rcad, premesso che solo in lnghilterrn può ac– cadere il paradosso d'uno anarchico elevato alla « knightood », spiega come s'è indouo ad accettare il titolo: perchè, pur essendo un anarchico, egli non ha mai ripudiata la società in cui è, cd ha sempre ,•issuto perciò in un con- 1.inuo compromesso con questa società - compromesso che può anche in– cluclere, nella eventualità, l'acceltnzione del titolo che gli è stato conCe– rito su rnccomnndazione clelle persone competenti, e per << servizi aUu let– teratura ». Lo stesso giornale pubblica, in parallelo al.la dichiarazione di L·LRead, un pacato commento editoriale (o: Kropotkin, a chi lo chiamava principe, diceva <1uietamcnte: iJ mio nonio è Pietro»), dopo espresso il suo disac– cordo, conclude « se egli ba ritenuto cJ,e accettando il titolo ha rafforzato le sue po..~ibilità di portare avanti certe idee del suo lavoro, come il Con– siglio delle Arti e simili, si può soltanto di.re - pur mantenendo le prin– cipali obiezioni dell'anarchismo - che solo a lui stava di decidere, e che la gente al difuori di tali campi di lavoro non possono valutarne tutti i pro ed i contro ». E, al seguito dell'editoriale, naturalmente, pubblica molte lettere di protesta di cui s'immaginano gli argomenti, ed urwhe un11 isolata lettera di solidarietà, ed un conclusivo commento da llarte di V.R., del gruppo editoriale del giornale. · Noi concordiamo si può dire per intero con ciò che dice V. R. La de– cisione di H. Read non darà certo (orza alla diffusione delle idee anarchi– che. t ben vero che pnrtroppo è imposs·ihile far coincidere la propria vita con le proprie idee, ma è anche ovvio che le proprie idee risuheranno tanto più accettabili daUa gente con cui pratichiamo quanto pili riusciremo a con– fermarle con l'esempio del.la nostra vita. B. R. ha certamente deciso d'ac– cettare il titolo perchè influenzato dagli ambienti in cui, per le necessità implicite del sno lavoro sociale, egli cerca di guadagnare influenza: è iJ risrhio permanente d.i chi non si isola, di chi vuole --:- da anarchico, ma con i CQmpromessi inevitabili - prendere parte alla vita sociale dei suo tempo. E la decisione non può certamente essere oggetto di congr:atulaziOni, (Ja parte nostra: basta pensare che o: knigbt » son latti, ogni anno, nOn solo•, dei grandi medici od attori o critici o pittori ecc. ma anche dei gt;neraJi,~ degli ammiragli, gente che consente cli dare all'onore 1m chiaro valore di U7

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