Volontà - anno VII - n.1-2 - 1 marzo 1953

il loro solo ed unico torto sta proprio in ,,uel /atto che giò si lrowno i,i. :sediari la<hlove si vorrebbe ilt$Cdiarsi? • ... Se tullo ciò è stato sempre "·ero nel passa.tot tanto più lo è oggi, dopo Je amare esperienze falle e con una legge elellorale che dice chiara. mente quel che le passate dissimulavano: non chiedersi cioè a voi altro che iJ riconoscimento di una menzogna convenzionale, la legittimazione del piì1 assoluto 1>01crn politico di uno o di pochi sulla g~neralità dei cittadini per mezzo della finzione del suffragio ... ». Se so,r /Hlrole, almeno sono schieuc, alme110 non coprono nesnma merce avariata. Au:~i, aclclirano nei suoi veri termini la silua:::.ioneche altri JITP• senta llvtJOlgPmlola in veli rettorici. Quimli, suuerendo a cUlscuno almeno il dubbio che le cose non siano così semplici come le spiegano i politici lutri - Aiano essi di destrt1 o tli sinistra - fHtrole che vogli0110 e possono essere un 11ìuto a prendere posizione nella babele, a ragionare, ad accor• gersi chf! una provtl trmnemfo della truffa in atto ai danni del popolo sta già nel .,emplice /atto <li trovare aderenti alla realtà politica attuale ciò che è Mato detto nello situazione politica <lel 1924 con Afllssolini padro11c. È lt, • tlele&azione di patere» richiesta al popolo che è sempre """ truffa. Chi la chiede sa bene che in realtà sii serve solo una comacrazionf' giuridico, ottc11uta la <1ualefnrò. cii, che gli pare. Provate, popolo, a e/tic• dere ai vostri depultlti se son pronti t1d accettare un mandato determi,wto su un qualche problema determinato. Provate a chieder loro se son pronti a coratentarsi come 1>0ga (/elio stesso snlario che deve for=a1ame11tebt1StllTP alle vostre Jamiglic di lavoratori. Provate a propone che voi elettori sfou, liberi di dichiarare decaduti dal mandalo quei deputati eh.e vi pnia110 J11r troppo di testa loro. Sentirete allora che bei ragionamenti, per dirvi in /arma pulita che il popolo, ad eccezione soltanto delle persone con cui il politico parla direttameme, è /atto di semplici, di ca,ulidi, di v.ioccl,i in• fine, per il bene dei quali occorre che il deputato sia libero e ben pagato. Osni cle:=ione è unll truffa. Questa lo è più ancora delle altre, perchè a maneggiarla son preti, i vrcti 11eridel Vaticano ed i preti rossi del Crem. lino, si.i uni e gli altri sommi nell'arte di J:>ers«a<lere la gen.te cl,c n me:::.• :o<li splemle la luna e che due più due /n ott.o. Avanti dunque, chi osa pensare con la. sua testa.. Vi pare proprio che possa venire un si gratt bene ad un sì gran male dall'essere i seggi del J>o– terc conquistati nuovamente eia De Casperi oppure ,wovaniente da Toglfotti? Abbiamo sperimentati al potere e l'uno e l'altro, E non dobbiamo forse ad. ambedue l'imerzione dei Patti ciel Laterano nella Costituzione <lclla Jfo. pubblico, /atta cosi clericale per definizione? E non dobbiamo a Nenni l'cpura:ione dell'epurazione, che ha rimesso in circola:::.ione i gro";. Jt1scis1i dopo clic i piccoli magari erano stati u.cc.isi? E non dobbiamo /orse a Ro. mita l'istitu:ione di quella Celere che Scelba sa eosì bene adoperare contro i cittadini? Ogni elezione è u,aa tmffa. Non vota.Le. Guadagn.ercte almeno la co-– .1cie11:::.a di avere alfi,ae avuto il coraggio di /are secondo la vostra testn. E non è 11oco, oggi. V. 4

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