Volontà - anno VII - n.1-2 - 1 marzo 1953

ideologia unica cd mia condotta u– niforme, ciascuno proclamando che la sua via conduce alla libertà - mentre di fatto l'attività dei politici professionali che ne hanno in mano le varie leve di comando, sia consi– derati ciascun gruppo u sè, sia nel– l'insieme dei loro contrasti, genera sohanto volonti1 di J)rcdominio sem– pre maggiori nelle élite e adauamen– ti ad ubbidienze sempre pili totali nelle moltitudini asscnite - con che viene tolta alla vita sociale ltt sor– gente della sua forza, la <Juale sta nei giudizi. e nelle iniziath•e spontanee delle persone singole e dei gruppi mutevoli ed autonomi in cui (':,:.C va– riamente s'associano; b) il permanere di forme coat– te per il lavoro, esprimibili nel lo– ro insieme col falto del salario, che in forme diversissime ha nella so– cietà attuale le slesse funzioni nega– tivr definite storicamente per ht schiavitl1, la servitl1, il pconaggio - e con esse il popolo hworatore viene trattenuto o forzato mediante la violenza e la [rode in forme ilJj. bertarie e quindi inumane di pro– duzione e di scambio, anch 'eS5C lar– gamente variabili tra gli estremi del bracciante avventizio che lavora una terra Dl!micn agli ordini d'un pro– prietario rimasto feudale, e dell'o– peraio che manovra le macchine del– la grande fabbrica anch'essa nemica, entro la dura disciplina impersona– Jr di proprietari lontani, capitalisti o collettivisti. A nostro avviso si dovrebbe di– chiarare che noi intendiamO atth•ar– ci socialmente, in tutli i campi in cui ci troviamo quotidianamente ad ope– rare, associandoci a tale effetto tra 26 di noi ed in stretto contatto con il nostro J)rossimo, ma tenendoci sem– pre in una chiara posizione al di fuori dell'azione dei poli1ici profcs-• sionali e delJe moltitudini dei loro grega~i, ed afTermiamo l'inizio di ta– le nostra attivitZ1 nei seguenti prin– cipi: I) Il 6ne ultimo ed il motore 11er111anentedi ogni azione persona– le e sociale che contribuisca a costru• zioni d'um:mo è la libertà; 2) La libertà non consiste nf'lla semplice soppressione di ogni auto– rità, comunque raggiunta, ma anzi si costruisce come un processo senza 6- ne solo in quanto persone e gni)lpi di llersone, rifiutando ogni pii, fa. cile via, s'impegnano nella strada del giudizio personale e della ini– ziativa personale e di gruppo, rea– lizzando nei pili vari cam1)i della vita sociale loro tentati\•i di cui as– sumono le fatiche ed i rischi, rifiu- 1ando di credere desiderabile che htlli si couformino alle loro idee cd alle loro azioni, ed anzi riaffer– mando per via che il massimo di e– sperimenti sociali autonomi è indi– SJ)CnSDibi1c per )a realizzazione rlel meglio possibile; 3) Il benessere materiele non è di per sè nè segno nè produttore di libertà,- e s'è ormai mostrato illuso– ria ]a pretesa. in cui concordano ca– pitalisti e collettivisti, che sia possi– bile ed utile isolare nelle attività u– mane il lavoro come un astratto mo– mento puramente economico, il qua– le invece non ha nel quadro delle at– tività veramente umane. tina posizio– ne primaria - poichè anzi vi ri– mangono essenziali motivi apparen-

RkJQdWJsaXNoZXIy