Volontà - anno VII - n.1-2 - 1 marzo 1953

per civu1utare l'individuo doPo aver postulato l'Assoluto come Soggetto è vano• senza dire che è arbitraria la J>OSt:lazion~ s~essa dell'Assoluto .. La liherta e nella Jegge - dice Rege1; e non è a caso che con tale 1 ,remcssa, comune alla de&tra e alla sinistra hegeliuna, ta.nto il nazi.fa. acismo quanto il cosiddetto comuni. smo sfocino in pratica ne) totalitari• smo, ]'uno e l'altro ugganciati per un verso o per l' altro al capo– scuola. Per Marx questa legge è rap. l'rcscntata dalla necessità. ineluna– bile della storia nel suo aspetto dia– lt'1tico; siechè la lotta di classe, im• pubrr1atacon il fanatismo di nna cro– c-i:11areligiosa, non ha valore per :!1 "individui in se stessi, ma per il rn;.:-giungimento della nuova sintesi cli:,lcttica - sarebbe a dire per la realizzazione di un nuovo aspetto slorico della societi1 in <1uanto esprcs. sione dclln Matcrill che si evolve, 11011 in quanto aggregato d'individui a cui si voglia dare una \'illl migliore e 1,ii1 umana. Non è questo mio un ,·oler ca,il– Jare sulJe premesse filosofiche d'una corrente politica: gli è che proprio quesle premesse, 1nesupposte o ad– dirillura ignorate dalla gran massa degli nde.re.nti·acl essa, sono quelle che hanno dato il tono a tutt'oggi a tutta la pratica Ularxista, Dal s.o.cri– ficio disumano di enormi 111:1.sse di popolo fanatizzate a spersonalizzarsi J>Cr meglio servire come strumento di loua al raggiungimento' d'un ipote– tico paradiso terrestre - alJ'ambizio– nc di gerarchi e gcrarcbetli 1>er la 1>resunzione di rappresentare J'uma– oità di fronte alla Storia. Dalla Joua di classe vista solo come un impe• ~110 pur'esso di fronte alla storia e non di fronte a se steasi, ed in pori termini di economia, quasicchè non vi fossero dei valori umani che van– no ben al di là della conquista del pane pur riconosciuta una base essen– ziale - al mito della organizzazione quale rigido meccanismo che auto– maticamente incanali le masse sulla strada mae! !l.ra delle realizzazioni so– ciali, nonchè alle sue funeste con– seguenze, tra Je quali )a più signifi– cativa è Corse la periodica « epura. zione » dei dissidenti dal a: fatale andare » ( vedi grandi processi di Mosca nel '38 e quelli attuali ancora a Mosca a Praga in Romania ecc.). Su quelle premesse sorge il princi– pio d'autorità e l'organizzazione ge• rare.hica, non diversamente che nel mondo medioevale; e poco importa che nell'un caso fosse Dio ad affidare certe « funzioni • ad uu individuo o ad una casta, e nell'altro la Sto– ria (che è poi un'idea astratta come quella di Dio), Su quelle premesse sorge ]'idea de] proletariato come la classe che dovrà sgominare la Borghesia ... col risultato pratico che, rovesciando Je parti, la situazione permane identica - perchè vi sa– ranno sem1>re privilegiati ed opJ>res– si, qua]e ehe siano state le intenzio– ni iniziali. In qnei presupposti, i.nfi. ne come in tutta la ideologia e la prassi marxista, circola queJl'inge. nuo quanto presuntuoso scientifici. smo che fa tanta pres:1 sulle masse perchè fa della storia come un sem– plice gioco di bussolotti, dove tulto risuha straordinariamente chiaro e sem1,lice, una volta messo sulla fal– sariga del materialismo storico; il che non dimostra affano che sia vero. L' anarchismo invece si è sempre pii, maturato nel superamento di o- 19

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