Volontà - anno VI - n.12 - 31 gennaio 1953

scntato dalle nuove idee anarchiche c cercano di rcsistcn•i in tutti i modj_ Non si tratta di soli malintesi e dissidi superficiali, ma di una pro– fonda e sostanziale differenza sul modo di svolgere l'azione e sugli sco- 1>iche i due movimenti si prefiggo– no di raggiungere. Gli anarchicj di– ri;,::onola Joro critica sistematica con– tro i repubblicani, i Mazziniani. La r>olcmica Dakunin-Mazzini verso il l8i0, dove il primo definiva << teo– cratiche >> le idee di Mazzini, e com– halteva « il falso idealismo borghe– se e la su1)erstizione religiosa, il ro– nrnnticismo conservatore e patriotti– co, il vago umanitarismo democrati– co » del secondo: si traducevano, nel– l'atmosfera sempre accr.sa dal tem– peramento impulsivo carrarino, in lolle ac.canite che straripavano dal campo teorico in quello personale e della forza individuale. Tali dissidi e Ione si vanno acuendo sino al pun– to da raggiungere in non pochi casi forme di vera loua di parte coU'ine– ,,itabile corollario Jj feriti e di mor. ti. (L'uccisione dcli' anarchico To– rrnrelli avvenuta il 2 giugno del 1884 da parte di alcuni repubblicani, se– gnò uno dei punti massimi di tale lolla). Per lungo tempo, le parentesi di rranquillità, tra una reazione po]j. i-.iesca e l'altra sollo rovinate dalJa ,·iolenza delle lotte intestine. A Carrara i fatti di sangue per ra– gioni di « parte ,>3 sono numerosi, ,·ere espressioni della intolleranza partigiana, che molte volte cofuvol- :r Prefazione di Luigi Fabbri • La Co• nume e lo Staio» di Michele Bakunin, p. 6, Milano 1921. Ed. Libreria ..Tempi Nuovi>. ' Sull'argomento bisognerà scrivere tal• 10 un capitolo tpeciale. 686 gc popolazioni di intere contradep sia perchè in esse pre,•algono gJi a– narchici o i repubblicani; e contro i repubblicani si trovano quasi sem• pre d'accordo tanto i socialisti auto– ritari, quanto gli anarchici. Accadeva spesso che i repubblica– ni sapendo di essere i più forti in una certa località, incontrando gli a– narchici, strappavano loro Ja sciarpa rosso e nera che usavano portarep mentre in altre occasioni, erano gli anarchici a strappare ai repubblica• ni la )oro sciarpa rossa. Il peggio poi a,,veniva alla sera, specialmente neJ– lc serate foslive: i pilt forti pr~ten• devano far ritirare nelJe loro case j pili deboli. Ciascun partito aveva i propri gridi di guerra. Da una par– te: <e Viva Cafiero ed abbasso Maz– zini », dail'altra « Viva Mazzini e abbasso Cafiero », e il tutto si con– cludeva, - il vino aiutando - con sassate ed anche con revolverate.• Tutto questo, se pur taceva spar– gere sangue fraterno, non impediva che si conti.nuasse ad interessarsi dei problemi della lotta operaia per la conquisra di condizioni migliori di vita. • Abbia1110 detto che di Cani ili s:ang:ue, per ragioni di «parie» ve ne furono mol• tiuimi. Abbiamo accennalo a quello tlel Tonare:lli avvenuto il 2 giugno 1884, e che duran1e j, suoi funerali cd al cimitero, die– de luogo ad una imponcn1e mani(et1azio11e anarchica con discorsi violenti. Al Cimi• 1ero, entrali che rurono i manifestanti e la liara del caduto, si chiurero i cancelli per non Jatciare entrare nè « repubblicani nè 1,birri ». Oltre II queslo citeremo anche i.I caso avvenuto il 20 maggio del 1888, dove in frazione FoS!lola, prevalenlen1cn1e r.:• pubblicana, (u aggredito un gruppo di Il• narchici della fra:i:ione di Pontecimato, e ne forono feri1i due, tali hrdelli Augusto, e Biggi Egisto.

RkJQdWJsaXNoZXIy