Volontà - anno VI - n.10-11 - 15 dicembre 1952

Ci ri.fiutiflmo quimli (Id intr11p,,arci tra i (((lemocrntici ,1, <:ilt pure ctll'op– posi.zione. n,,sti11mo in 111111 posizione di critic" 11/lo Stc,to divPrs!I dalla loro, mw posizio11e che ci è pecu/iurc. Stwulo rtl difuori del meccanismo del Po– i.ere (ed m1clie l'opposizio11e prirhu11entarc è uno di. trtli meccm1ismi), noi possimuo (o potremmo. 11cr megli.o dire) meglio d'og,ii ahro mostrnre i,i qm111ti. c"si. dt•lfo. vita qu.otidfonn lo ~lato intervenga per f11r ,iwle ciò che i. cittfldi,ii e /e loro "ssocia:ioni f(lrebbero meglio da soli.; iu qumlfi. casi lo Staio 11011 iutcrvcng" laddove il bisogno di azione sociale è urge,ue e potreb– bero farlo bene i. citu,dini se 11011 v<•11issero lor succhiati i mez:i dllfl'immt1• 111• mllccl,inrt statlllr• con le tr,ss,• (•d il resto: in qmmti casi infine si,, euidNI· 1issimo e/re u,u, 111101,, N1orme di. fovoro 11roduttivo dei cill<tdini è dissi.pillo u,1irf1me1111> per l" spese di f1111:io,wme11todella maccl1i1111 swrnh•, d<!i. suoi ca,,i, dt>isuoi politici projf•ssio,wli e de/le sue imnwni burocrfl:Ù• direlle e i11dire11c, e qmmtc utili cose si ,,otrcbbero invece fure sen:,, quelle dissi– pll:ioni. /';; perciò che noi. 11011 ci foscimno tc11U/re cfo/fo propctgmufo st<tt(l/r•: nè ,/ti quella, « democraticll » d<1ilibcr11li, che ci vorrebbe pt1rtecipi dcllr, vii(/ dt>lle istitu:io11i in allo. sia pure come oppositori (d11l di de111ro} - nè da quella o cattolica o comuniste, che la nostra critica vorrebbe poter utilizzare per la crea.:io11e d'un < < alt.ro Stuto » certamc11te peggiore df'l– l'(IIIU.alc. Restiamo fuori: non cediamo nè al « realismo» dei democrlltici. nè per int.ruppc,rci nelle «masse» ,mtidemocrc,ticlw dcll'A.C o del P.C. ttè per costituire « piccole masse» wrnloglie, analogame111e deformanti le per– sone con. ideologie e miti. E diciamo giomo per J;iomo tti 11ostricompllg11i di. struda, di lavoro, di scuofo, dapperl.utto: in. guardia, j,i gu<trdi(I, Qtumdo vi si vuol far credere che eleggendo i vostri devutati. potr<'fe magari arrivare per vie leguli a. mutament.i. radicali nella vostm condi:ione di servitìi, vi si illude - magari in b11om1fecle, mt1 dicendovi delle bugie. E quando il P.C. poru,, in 11ia::zale ccnti,wia di. miglinia s11 un sem– plice ordine delfo Ce11trl1le, q11mulo l'A .C. porta in pfo::::(I le centim,ia di mit;lfoia sii tm ,malogo online clclla Centrale, là è il. fascismo, là è l'csscn• Z(I. del fascismo. che sl<Inel fur marciare in colonna uomi,ii e do1111e,c,m– tamlo cd urlando m1:ichè pet1smulo criticamente, eia « persone>• degenerati in e< m(ISSll >•, e quimli 11ecessariamc11teal servizio di aspiranti al Potere totale. E nello stesso pericolo ci si ritrova quando, incapaci di <e organi::are >1 masse immani della specie P.C. A.C., ci lasciamo trasci,wre ct « fc1lcrare• orientare» gruppi dello stesso tiJ>O. Stabilito così ben net.lo clic, per ovvie considcra:ioni, noi non siamo partigiani 11è della « democra:ia » 11è di alcun altro tipo di Governo, ci pare però ugualmente necessario - per la chiare:::a stessa del nostro atteg– giamento e dei. rapporti che rrdesso conseguo110nella vita sociale - rilcuare come in Italia si faccia gran confusio11e nell'uso del termine « dcmocra:ia ». La confusione nasce dall'illusione che la « clemocra:ia >> debba e ,,os– sa realiz:rrre ww l/Ssegna:ione di. seggi di potere agli « eletti del po– polo » clic rispetti le volontà clegli elettori e le altrui. Di qui i vari mcc• 550

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