Volontà - anno VI - n.10-11 - 15 dicembre 1952

riforma interiore :elln rivoluzione uaondiale. Mentre l'nnarchismo del 1793 è un attcggi11111cntoetico contro– corrente, l'a11arcliis1110 del 1899-1913 è una glorios:i :11)plicnzionc del mcc• canismo determinisla che prepara, sulla rovina gcner:1le degli S1aLi 1 il trionfo della socie1i1 naturale. Il - L"c,,oluzionc « slorica » non è al disopra dei vnlori u1uani. Essa 1wii f'!lSerc giudicat:1 d:1 quesli valori, la c·ui co~tanza è il solo crilcrio del • f}rogrc::.~o ». Sotto quest'aspetto - e Bocker ne concordcrìt certa1uc11te - t-sislono idee « indi1>endenti dal– le circoslanze i., non sospese tra li: u11volc, ma inerenti agli uomini e rcsislcttti <ti/e circostcm:c. E <1uc– SIC resistenze, di cui gli anarchici hanno così S!}esso dato prova, non hanno sem1}rc il significalo negativo che abitualmente si dà ali'« atavi– s:mo J1, al «pregiudizio». L'amore della libertit, delJa giu– .Slizia, della veritì1, della bel.lezza, è anch"csso una« tradizione», e li, do. ve l'evoluzione rompe queste tradi– zioni « reazionarie », il diritto e il dovere dell'uomo è di 01,1>orre all'e– voluzione la sua volontà inlelligcnte, di im1>rimcrle, se lo 1mò, una s,•olta. A questa s, 1 olta, clic è una « com•cr– sione » prima di essere una « rivolu– zione )), mi pare necessario invitare gli anarchici del 1952. Perchè, altrimenti, l'adattamento alle circostanze - sia pure a delle circostanze imaginaric, come la « ri– voluzione sociale in cammino » ecc. -, rischia di essere spinta fino alla liquidazione dell' anarchismo, della tratli:io,ie tmarcl1ica autentica e dei valori che essa custodisce. L'adauamcnto, come meccanismo in ritardo, è sempre una concordanza di una superslrutlura (idCologic1t, cuhurale, ccc.) con una certa evo– luzione tccuicu e sociale considerala co1uc indipendente dalla volontà dcl– l"uomo. Ora, se si con.sidera110 que– sti ultimi ccntociuquanla anni, ha– sia fare il bilancio dell'e, 1 oluzio– ne tecnico-sociale di fronte ai po– stulati rontlamentali dell'umanesimo libertario , per constatare che tutta la specie i: conlro ,1uei ,,alori scuza i quali l:1 vita ci sembrerebbe de– risoria. « .Adattarsi all'evoluzione», non può, in <1uesto caso, ri,·estire che un solo significato: abbracciare l'ideo– logia, o per meglio dire la religione marxista. Essa si incrosta sullo svi– luppo reale della carnstrofo, ne pro– duce l'accelerazione e vuole islori– camcnte (e istericamente) spingere al colmo, tulti i mali della proletariz– zazione, del la concentrazio11c dei po– teri, del militarismo industriale, del– la sovrapo1,olazione; persegue CO· scientemente la distruzione organiz– zntn delle ricchezze naturali con il llreteslo del progresso economico, lo nnnientamcnlo della civiltà con i.I pretesto del progetto culturale, la realizzazione dello Stato mondiale totalitario con il pretesto dell'eman– cipazione sociale. I!: in <1uesto senso. 1>urtroppo, che l'anarchismo ha subilo un adatla• mento, partendo da Goclwin, War– ren, Proudhou, Stirncr, atlravcrso Bakunin, Kropotkin, e dai loro epi– goni, fino agli alluali semimarxisli della FAF e dei GAAP, ecc. Ha evo. luto con l'adesione a ciò che do– veva combattere, convergendo con quello che doveva scartare, in una fusione intima con <1ue1Joche è pro– prio il suo contrario. Il marxismo ha intossicato l'a- 563

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