Volontà - anno VI - n.9 - 30 settembre 1952

OBIEZIONI A UNA RECENSIONE LEGGO ·1.,1., tt Liberlario • del 32 u.s. tm corsivo ,li J>. C. Mt1- si11i sul mio ullimo opuscolo « La stradn >, e mi st>nto qua.5i obblignu, ,, c/,i(!(./Prt• al ~ior,,c,/e 1 di pubblicare quelle poclie righe di risposlll clie lo scflrsissimo tempo di cui dispo"go in tJttesll, epoca ,le/l'anno mi pcrmette– rwmo di scrivere. Sapevo bcninimo die P. C. M. 110,1. poteva euer d'ac– cor,lo co11 le i</ec sostenute nella .se– rif, di p11bblict1:io11i. «Studi Sociali» 1:,erù tlf 1 1JOdir,• clw m'aspcllavo dn lui - nel caso clw ,e ne fouc occu– /Htto - criticlit> di tutt'altro genere. rlw implico35ero 11110 discuuionc sui 1,robh•mi /omlnmcnra{i. Questi inve– rc !lfOIIO nppN1n sfiorati, mentre s'in– sistr sull'tupctto formale e aul me.lo– do (/i qursta ~rie ,li #ritti. con ap– pre::w11wn1i. fondati solo sulla fettu– rn rlt•ll'ultimo e rli1• mi costri11go110 ,, uwscolarf> nlln difesa delle mie idee ,,,, bricinln di tlif~sn 1>erso11nlc. Ln prima obif•:::ione di P. C. M. - i troppo lungl,i interva1li a cui csco- 110 ,cli opuscoli - è P111ti$$ima; è, rrf>do io e spero. l'unicn giusta ,li ,,,,,.1{,. rl1e fn. l,a sola cosn che 1 1.n r1•tl(l1,io11,· ,lel « tiherlario ,. ci ha J)a-..c:uol'1r1i,·olo. ,:iunlo a Milano tlopo la AA•IU'll•iom• ,1,·lle imhhliruioni 11,·1 ,:ior• nal,·. 524 po.sso ri.S/J0t1dcre è clt<· le, salute uho 11011 :w la può dari> <' il l<!lllf)O f 0 • lu uwrce pi,i c,,ra clic csi$1a. Q11at1do si .fo <Jllt>I clw si puù, si Jr, il proprio doL•cre. Non. bas111.dice P. C. M.: biso1;,111 farlo bene. E qucslll serie cfopuscoh 110n risponde <ulun !)h,110 organico. come 11011 rispo11de fld un 11fo110 o,·. gcmico l'ullimo. e/re co11tieuc dit:fl• gt1:io11i sui più diveni 11rgome11ti. Qui si comincia o emrarc in 1111 cnm• po più i111creua11te: .~otto In critic11 formule si nasconde infaui il clissl'11• so teorico. i111,ua1110questo im•1•l"t,• precisameme il nesso che esiste frr, le diverse parti di questo così s 1,,,. :iato lavoro e trn i diversi ptmti d1•l– l'ult'imo opuscolo. ne"o che voJ,,,w euerc simboli.::ato appunto nt!I ti– tolo: La i;1rad:1. N<1t11ralmentr quest.o 11t>sso po– lr<>bbe rsistl!re solo nelfo mie ;,,. le11:io11i o ne11a min mente nl esM!re troppo sottinteso o insufficit>n– tcmente giustificato nell'espre"ion1> del mio pensiero. Sarebbt> un di/Ptto grave c1ie 11011, posso, o non />Ono ancora. vedere io (se l'ave.asi 1·istn avrei cercato di rimediarvi ne11c stes• se pubblicll::.ioni criticate): ma cer– io. sr esistesse. sarei grata a chi riu– scisse a co11vi11cerme11e.Il primo vo– lumetto drlla serie anmmcinl'<t m•I 19-17 un t•imrn di lnrom r1,,. crPdn

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