Volontà - anno VI - n.8 - 15 agosto 1952

dignitari d'una Chiesa (< cristiana ». I preti che han benedette le bandiere degli es,ircit.i - in Germania in America in Italia in Spagna perfino nel lon- 1,mo Ciapvone - erano nella maggior parte propagandisti di fedi « cri• sthme ». I proprietari terrieri che danno 200 lire al giorno ad un padre di fcimiglia in, tanti paesi dell'Italia del sud, pretendendo con cii, di pagare fo sua giomata di lauoro, sono anch'etJsi « cri.,tiani ». Brusadelli di Milano, Torlonia cli Roma, son «cristiani» come tant'altri rapaci della loro specie operanti in Italia e nel mondo. Le parole con cui ha salutato la fine del Congresso il sitlllaco quasi~ monaco Lll Pira, di Firenze, (una persona onesta e stimala, ed anche inte/. ligente - che è il colmo) pensate nella luce d'una tale definizione realistica del 1< cristiano » medio, si dimostrano una immensa profanazione del senso comune, una ancor più immenso "inganno. Non è con tale animo che La Pira le ha dette, queste parole ( « ... i di• ritti deila persona umana sotto l'eredità del cristianesimo; ... la civiltà cristiana è la pietra d'angolo di tutta la costruzione civile del mondo; ... possiamo insieme costruire con l'aiuto di Dio un mondo pii1 fraterno e pii1 (clice ... »). Non è pensabile che La Pira non fosse sincero quando le cliceva. Ma ciò non toglie che un ascoltatore non asservito alla Chiesa ripemi ciò c/r.e è stato sià mille volte ripetuto: son duemila anni che legioni di preti percorrono le vie del mondo con siffatta specie di « cristianesimo », ecl il risultato è che di fronte a moltitudini di povera gente cui si dà come premio della rassegnazione la speranza d'un Paradiso sicuro ma non esi– stente su <1uestaterra, stanno piccoli gruppi di persone che proprio sii questa terra realizzano per sè tale Paradiso, sia materialmente col pos• sesso sia spiritualment.e con l'indipendenza, ed alle moltitudini dei loro « poveri fratelli in Cristo » ne fanno pagare le spese, in tanta fatica nel lavoro, in tanto sangue nelle guerre. f.,ll ,wra finale ciel discorso La Pira e del Congresso è, tra tante parole ipocrite, forse la più sconsolant.e. Egli ha detto, a chiusura del lrmgo torneo di parole: « ... nessuno di noi vuole ]a guerra ... ma ... la diCesn della pietra d'angolo dclln nostra costruzione religiosa e civile non la rigetteremo mai, essn è la difesa della nostra casa, della nostra pace, clelln nostra universale ,·erità ... ». Ecco il vero sommario del Congresso. Noi siamo cristiani: ma se la guerra vi.ene, viva allora la guerra, frat.elli! E, purtroppo, i.:, un onest'uomo che lancia questo grido orrendo: un onest'uomo che dimentica, nel suo pensiero avvelenato di teologia, due parole dette da venti secoli, eterne: non uccidere. È lecito chiedere pere/tè mai, mentre le « rivendicazioni » della « per• sona umana >> - cioè le richieste degli oppressi ai loro oppressori dome– stici. - vanno im.perativame11te perseguite « nella sfera del diritto e non in <1uella della violenza », ultre rivendicazioni assai meno concrete diventti /e. cito perseguirle proprio nella aborrita sfera della violenza, cioè anche con la guerra del cristimw tedesco cmttro il francese, o clf,t cristia,w amerìca,w 453

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