Volontà - anno VI - n.7 - 30 giugno 1952

RECENSIONI LIBRI CARLOVINCI La malia del nord: Testimonianze sugli enti parastatali e sul privilegi mono• polistici. - Palermo. Pczzini, 1951. 1.:au1ore ha rnccolto da molte diverse pubblicazioni, con diligenza e inte11igemm. no1izie sullo sfr1111amcnto c"onomico a cui l'Italia meridionale ~ assoggcllata attravcr• .!>O gli enti J)aras1a1:1li e i privilegi mono– polistid • .-hc i capitalisti dell'Italia sc1ten– triom1lc sono riusciti a ricostruirsi nella Italia poli Iicnmcnlc unificata dal 1860 ad oggi. L',wccnto è messo, come i· naturale, sulle condizioni a noi l'0ntc1111,o:-1mce. Il libro riusrirà assai utile, e perciò è ruc.:ournnd:il;ilc a chi voglia forsi senza i;rande fatiea un'idea di quello che si suol chi:unarc (t il problem:1 mericlionale », e ndl'halia 1•os1fosdst:1 e in alcu111 fra i suoi precedenti. Eppure il libro, mentre ripete veri1à sa• ,·rosautc, lascia insoddisfaui. - Perchè? - Pcrchè tiene conto di non più che la metà ~cl problema meridionale: quello che il Vinci chiaurn « la mafia del nord». Non tiene conto deU'ahra mc1:'1: quello che bi– sogna chiamare « l 'autolesionis.mo del sud». Che i sct1en1rionali sfruuino i. meridio– nali, non c'è dubbio. Ma che cosa fanno i meridionali per non essere .,frullati? I « nordid ,. trovano proprio fra i « 1mdici » i peggiori strumenti del loro sfruttamento economico e politico. Questa metà del problema meridionale è. del 111110assc111c dal libro del inci. Ed è purtroppo asscnh: dal pensiero di quasi 1u11i quei meridionali, che lev:mo al cielo lamentele contro la « mafia del nord ». I deputati meridionali sono stati e sono forse eleni dalla mafia del nord Lnzi che tlaglì stessi meridionali? Che cl)Sa fecero mai quei deputati per resistere alla mafia del noni? Meridionali furono :1lcuni pre• ~idcn1i del Co1H!iglio: Di .Rudini, Crispi, Orlando. Che cosa mai fecero costoro. non per ta@:liare. ma almeno per accorei11re le unghie a fluella mafia? J\iurnrono spesso :.d ai;uzzarle. L"halia ha SJ>Crpcrato in Erilr•:o, in Li, bia e in Somalia, ne,:li ultimi trent"anni, fiumi d'oro; 1>er In sola impresa ctio1>ica 60 miliardi cli lire di allora (che o~gi sa– rebbero 3000 miliardi). Non sarebbe stnto a~ai pii1 ragione\•Ole, domand:1 il Vinci, (pagg. 27-8), investire quei capitali nell'J. 1;1li:1meridionale? - Parla come 1111 lil,ro stampalo. - Ma che cosa hanno fotto i meridionali per op1,orsi a spellarsi le mani 11cr ap1>laudire le 1>azzie colonbli? Nel 191l 110n fu un socialista (o sedicente so• einlistn) siciliano, Gius.cppe dc f,'clice Giuf• fricla. fra i corifei più ru111brosi nella cam• 1>agna J)Cr fa conquista della Libia? E in q11es1i uhimi 1cmpi, mentre si architet1av11 e si, eseguiva lo s1u1>idQritorno irnli:mo in Somalia, quanli comizi di protesta ehhero luogo in Sardegna, in Sicilia, nel Napole- 1:1110. contro siffatto spcq>cro che è crimi. nnle per 1111 paese ridotto nelle ronclizioni prc~en1 i dcll'halia? Le informazioni che il Vinci raccoglie ~ulle mnlefntte della mafia settentrionale sono dovute quasi tulle a uomini di cuore oltre che di intelletto, che 11011 sono meri– dio,wli: sono setlentrionali. I meridionali si tengono del tulio, o quasi tlel tutto, e• stranei a quelle ricerche. Quando si dice « meridionali » si devono intendere le classi 11upcriori e mellie meri– dionali: specialmente Ja piccola borghesia intellettuale: avvocati, medici, insegnanti 417

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