Volontà - anno VI - n.6 - 15 maggio 1952

LETTERE DEI LETTORI I Gli assertori della verità unica • ... t già due volte cl,e un cerio Ho/. le11i,w vi accusa di aver ovula a l'idea di fondare un libello contro il "terzo fron1c,. » e finora voi non gli a1.:ete dato ne.JSuno ri• sposta. &, cl,e aveie per norma di non ri• spomlere alle menzogne o alle critiche di– soneMe, mo pen.ro che cerluni elle non !,an– no il mc.i:::o di controllare quanto c'è di vero o di falso nelle a0erma::ioni di quel bolleuino, possono cadere, in b11on11 fecle, in certe trop11ole•.. •· A. M. Napoli, a11rìlc 1952. Non ahbiamo nè 1cmpo 11Ì! voglia di ri– spondere a chi sistem:llicamente ra opera di critica disonesta conlro di noi o contro chium1ue osi dire d1e gli assertori di ve– rità uniche non sono ccr1ame111e anarchi– ci, Ci dispiace di uscire dal no;t,o silcn• :tfo deliberato, perchè siamo convinti che il nos1ro lavoro, la nos1ra condoua - non già le nostre idee o le nostre parole - siano la migliore dimosirazione della sin• cerità e serie1à delle nostre convim:ioni. Volessimo confondere i nostri critici, ba• i;tcrebbe invitarli a dire come e quando la redazione cli «Volontà» l,a at;ulo l'iclea peregrina cli lanciare un libello contro il « terzo Jron1e •• ma esigendo (s'i11temle) che rispondessero con prove e non con la abbon<lan:ca di vacue parole loro abituali. Siccome non potrebbero in ne$.mn m°'-lo ri• spondere a queSl'invi10, risulterebbe cvi• dente il loro falM>. i\la non abbiamo alcun desiderio di rh·incite CO!IÌmeschine. Ripc1i11mo, ma solo per i nos1ri lettori che hanno fiducia in noi e quindi ci Sii• mano, che abbiamo polemizzato con il " terzo fron1e i. francese perchè sapevamo di parlare con qualchecosa di esistente e non con <lclle astraz-ioni del tipo terzo fron- 1e di quel Bollettino e sapevamo che il no• Siro discorso era rivoho ad anarchici i qua• 348 li. pur divergendo da noi, J>ensano che sia– mo anche noi anarchici quanto lo sono lo· ro, se anclie in un modo diverso ,lai loro. Non è colpa nostra se qualcuno in halia per darsi 11iù importanza di <1uclla che ha in realtà, ha preso per sè il nostro di• scorso 11u quell'argomento e la nostr:i ri• s11os1a al segretario della FAl'. Le noslre critiche di. allora - ~i.i ben inquadrale dalle critiche redazionali a Er– ,1~1an, 1.er e1. - llJ)J)aiono in una luce an. cora 11:ù chiara con la 1mbblicazione in questo numero di ciò che dice V.R. ;ml chiaro lcma « Nè Oricnle nè Occidcnle ». E· gli Lcn ribadisce la posizione degli anarchi• ci della nostra specie di froute ai due blor• clii imperialisti rivali. La posizione che oggi è ,•enuta di moda ria6Sumere nello slogan: Nè f>erTr111m111 ecc. flè per S1oli,1 ecc. era la J>0;:;iziot1edi follo - non 6010 teorica - della maggior:rnza degli a11arcl1ici inglesi anche dur;intc l'uhima guerra mondiale. E <1uei.1a Jl08izione ~ificamente anarchica. non «a nè una posizione di neutralità, nè una posizione a1tendi,;1a. Essa non poteu in nessun modo essere confusa oon quella delle cosidcue «: terze forze» che -per mo• tivi o interNsi coutingcnti non -po1evarlo par1e,;giare nè 1>crl'uno uè J>er l'altro dei due blocclii nemici, ma in 11ra1ica non ei 011ponevano vigor0$3men1e a ne&iuno dei due. Pro11rio come oggi. La nostra tenace opposir.ione ai due bloc. chi ha le ,sue radici in moti,·i mOf'alì e 60• ciali che pongono in ,;tato di accu~ le fon• damcnta stesse della società, gli apparati dentro i quali la società è foruta. E pur riconoscendo anche noi che esie1ono dille• renze anche notevoli fra apparato e,d ap• J)lralo, pel"6i~uiamo nel trovare che 60110 tulli e &empre ingiusti ed opprusivi. nel• Ja loro 6ostanza 11iù ,profonda. Quindi ~– suna ragione contingcrlle può giustificare cho Ira lN.li ei preferiscano -gli uni Jiiutto• s10 che gli altri: quello compito di 6celta

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