Volontà - anno VI - n.6 - 15 maggio 1952

PROPOSITI DI USA RESISTENTE 2 5 APRILE IL VEl'iTJCl.c'-QUE APRILE è i=iornala di ricordi, in cui 5j rie. ,,·oca e si celebra l'atlo finale cli 1111 periodo di coslruzione: ma durante <rucslc ore -di ccri1nonia 11rtìci11lc i suoi rwolagonisLi 1n1io110 sczionalori di un cada,·erc. Mai. nel corso dell'anno, la resi– stenza i.· trattata con pii, indifferen– te retorica. Si commemora alcunchè di terminato, u.scilo dal \'ivo per en– trare nei ricordi con una forza che ,,a diminuendo fino a sfociare in tie– pida rimcrnhranza e, poi, in consen– ziente dimenticanza. E <1uale ahra sorlc potrebbe a,·e– rc un periodo la cui forza con!òi&ICI• te 11ppunto e sohanto nel tr11durrc in 11110 cosciente le pili grandi ne– ccssi1ì, umane (che sono la libertà secondo giu.sti7,ia e la giustizia se– condo libertà), allorchè viene con– sideralo chiuso, da celebrarsi come ricordo, mentre quelle neceuilà so– no eterne? Non 80no, del resto, soltanto le celebrazioni a me11ere in luce tale fenomeno. li do,•er rilevare la ria– bilitttzione di notissimi criminali fa. scisti, il narrarsi reciproco di avve– nimenl i attuali che dimostrano ad– dirittura disprezzata e condannala come indegna la lotta partigiana, 310 confermano f·l1e si è lasc·iuto morire il corpo ,•h•o della ree.i~1enza, nh– handonandolo jlrogrc~i,a111cule a una auivitù demolitrice. Quando ci si accorge tli qualcos:1 come giù av\fenulo, vuol dire che si è arri,•ati nl dopo. Ecco pcrcl1è di– ,·cnta do,•croso constatare che s' è messo un puulo ad un u1tcggi:unen- 10 dclJa coscienza, quasi che il bel– l'impegno umano e morale della re– sistenza fosse lcrminato quando fini uno dei suoi a"J~lli: •1ucllo doloroso della guerra. Si resiste,,a armali ad una violen– za nrm::ita, <111andosi :n•eva di fron– te il pili mnteriale aspetto delle co– strizioni e dei 80pru.si . Sparito <1u€'I grosso e tangibilissimo ,•oho clelb dillatura, s'è J>er certo tornati a pen– sare che la vila cosiddeltn normale 8'idcn1ificasse con l'int.creMC perso– nale di ciascuno, confinato entro il limite del lavoro-guadaf,tUO, de1la propria lamiglia-enti1i,-fisica, del proprio 3\'\'Cnire-posizione, con tut– ti (Juei compron1essi « naturali » che ormai non &caudaliuano plù (ed anzi sono definiti doverosi calcoli per poter vivere pncifìcUmente nel mondo). E tanto recente è il periodo in cui i condannati a morte, liberi in <Juel morire, non dipendenti da

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