Volontà - anno VI - n.6 - 15 maggio 1952

lismo, senza dissertare filosoficamen– te di eticità e simi.li, ogni persona libera che ha in sè la volontà di far bene nel.la sua vita sa che basta una bussola semplice per orientarsi. fo ogtti caso, la mia a:ione promuove libertà per me e per il mio prossi– mo, o viceversa? Piccola regola em– pirica che vale sempre, che basta scm1>re ad evitare « i1 malo», cioè il danno al.l'twiano che c'è in cia– scuno di noi e nel suo prossimo. Ma ha un J)iccolo difetto: non lia alcun bisogno dei preti. t 1)erciò che i pochi cristiani sul scrio, ceri i <1uaccheri ad es. o certi unitariani c cong-rega7,ÌOnalisti, i quali pretendono di saper mante– nersi in comunione con Dio da soli, sono considerati «eretici» dal.la Chie– sa caltolica - la quale non li m.10. da a salvarsi l'anima tra le fiamme del rogo soltanto percbè oggi non può 1>iù, non già percl1è non ne avrebbe l'intenzione ... Ed è perciò clic lo stesso Papa il quale fa finta d.i 1•orre così in aho, su un vertice su, 1>reruo, i dicci comandamenti, inco– raggia poi i suoi preti maggiori e minori a benedire le bandiere di chiaro e non deformabile: « non uc– cidere »... No,,. vorrei qualcuno immagi,wsse che 11oi simuo ta11tocamli<li dtt pen– st1re seriamente: ecco, se facessero ciò che diciamo noi tutto il momlo andrebbe a posto. No. Soltanto, crediamo che sia 110- stro dovere il dirlo. E se tra chi ci. ascolta vi sarà a11cheuna sola perso- 11a triestina o istriana clw cominci a riflettere sulle a.ssurdc strade su cui In muoi;o110 come u,1, burattino i grossi politicanti professio,wli; o una sofo persom1 europcistti che s'accor• gn rmch'esst1 di qutmto l'azione degli Stllti orgllniz:ati sia sempre e sol– lllnto nociva e,I i,t ogni caso diver– gente dagli interessi reali dei popoli; od infine quale/re giovane o raga:::.a cattolici che sia110 condotti a porsi alme,w un'interrogazione sulla i;ali– <lità dei. sofismi con cui /i si trattie11e 11ell'11bbidie11:aad 1111a casta di pre– ti. sotto pretesto di farli ubbidire ad un sistema di imperativi morali, al– lom la 11ostra parola. 110,1, sarà Sfllta tulli gli eserciti, per quanto in quc- vana. sto caso almeno l'imperativo sia DAVIO LE\'I RIFLESSIONE INUTILE Il quadro della gloria dell'ouidenle ha di&gra:r.i:11amen1e il 1uo rovescio. La di• mcnaione da &Olanon cos1i1uiue la vera grande:r.:r.a,ed il piacere del luuo non c-:on• duce sempre alla 6nezza. Le persone che cooperano alla fabbrica:r.ione del grande ap• parato della c~uideua civihil mO<lerna diventano gli schiavi d'una abitudine macc-hinale e Mno dominati se.n:r.apielil dal mo11ro cl1e hanno creato. Nonos1ante la famosa • li, bcrtà ■ dell'Occidcn1e, la individuali1à vera vi è di11rulla dalJc compelizioni per la rie• chcu:1, e la felici1ii e la gioia vi 10n ucrific11i all'insuiabile dcaiderio di J>oucderc 11Cmprcpiù. ci1. da: • Pacific ■, Paria, 1,1prile,maggio 1952. 309

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