Volontà - anno VI - n.6 - 15 maggio 1952

ATTUALITÀ l - Trieete A 'J'RIESTE go,·erna un generale inglese, abbondantemente for– nito di pol.izia. Sotto la sua giuri- 1diziono sta la cosidelta Zona A del cosidet10 « Territorio Libero Tric– nino »: la c1uale perciò non è affat• to libera, c8Sendo costretta con la violenza a subire gli umori di co– mandanti slranieri. Ed adiacente è la cosidena Zona B dello ttesso Ter– ritorio pseudo-libero, amministrata da satruJJi di Tito con le buone ma– niere di cui a Trieste hanno avuto saggio abbondante nei 40 giorni _di oocupaz.ione jugoslava: il c!•e gm: stifica che si dica vi è bandita ogm libertà toha quella di ubbire a chi comanda. Jl territorio triestino e istriano si trova, di latto. come w1 osso 1 tra d~e c:mi, meglio tra due lupi: I uno ID tonaca (o lunga camicia?) nera ehe lo guata da Roma e vorrebbe forse• ne un boccone esclw.ivo, l'altro io uniforme militare coperta di patac– che che se lo cova con uguale ani– mo da Belgrado. E la aapieoza de– gli statisti e democratici » non sa far altro che montare la guardia per im– pedire che i cani s'azzuffino, speran– do non 1i &acome di saz:iarli in qual– che tem1>0 ambedue. E' proprio vero che non v'è altra soluzione? L'umile buon 5C.USO d'un lriestiuo non accecato dai (anatismi nazionali dei due lati - e cioè non condizio– nato a ripetere come un pa1)1>agallo le 1>arole e i canti e le grida che suggeriscono i registi - vedrebbe forse una '8cile soluzione. Partire da un riconoscimento scm1)lice. e « democratico » auJ aerio: le faccen– de del Territorio, cioè di Trieste e dell'Istria, son faccende di chi vi è unto, di chi ci ,•ive, della gente Jler cui <1uella è la terra in cui abitare amare lavorare. Via dunque italiani di Roma e jugoslavi di Belgrado e iu,,lesi di Londra ed americanj di w:shington, ecc., e l'intero po1>0lo <h•tcrmini d" sè i m0tli della .ma am– mitiistra:ionc. Non 1>iù autorità im– poste dal diruori; non pili tollerata la permanenza di generali e funzio– nari che nelle due zone avvelenano e deformano tutto, comprese le atti– vità economiche; noo più considera– ta la ridicola (e tragica) it>Otesi di una unione « sotto » un Governato– re nominato alternativamente da Ro– ma o da Belgrado. Cioè, Territorio Libero sul serio, con libertà sul &e• rio per tutti, senza maggioranze e minoranze, che italiani e alavi e un– gheresi e austriaci possano conviver. 305

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