Volontà - anno VI - n.6 - 15 maggio 1952

stimasse se slesso corruttibile. Ma appunto 1>erchè ogni uomo di cuore 1>cnsa naturalmente bene di sè, il parlito (indipendentemente dalle al– tre ragioni che consigliano l'asten– sione) farebbe opera saggia pensan– do un pò male di lulli, e non met– lendo i suoi nella condizione di gua– starsi. Cari Adamo e comJlagni, Crede1emi, la vostra proposta è di un genere pericoloso. Ogni uomo che ha lollato per lunghi anni in condizioni per tutti i riguardi svan– taggiose e che di tratto in tratto ha l'animo straziato da atroci disin– ganni, sente certe volte, non fosse d1e per un istante, il bisogno del ri– poso e magari quello degli applausi. Coglietemelo in uno di <1ueimomen– ti psicologici con una proposta di candidatura, e voi avrete sciupato un uomo e perduto un compagno. Lasciate dunque l'urna ai politi. canti. E quando viene il periodo e– let1orale, fate pnre cowe fanno i 2 cacciatori di voti, cioè insinuatevi dap1>ertutto e parlate ad uno ad uno a tutti gli elettori del vostro colle– gio; ma invece di cantar loro le lodi di uno o di un altro, parlate loro della rivoluzione che abbatterà gli oppressori, del socialismo che ap– porterl1 benessere a tutti. Tutti colo– ro che per opera vostra saranno strappati all'urna, saran guadagnatj alle barricate. In quanto a me, la borghesia, per Porgano della magistratura romana, mi qualificò malfattore. cd io non vcggo ragione pei: llro1estare, poichè realmente mi sforzo di fare all'ordi. ne borghese tutto <1uel pò di male che le mie forze permctlono. Mi pare anzi che 1>osso portare con or– goglio (1uel nome di (< malfattore » quando <1uesto non m'impedisce cli 1>otcrmi dire comp~gno ,,ostro ERRICO MALATESTA (Dfl[ peri0tlico 41 L'Associ:u:ione li di l.011. clra, r1. 7 ciel 23 ge1111aio 1890). IL PARLAMENTARISMO Londra, 16 maggio 1890 Carissimo Andre.a 1 • Ricevo la tua di ieri. La tua pro– posta mi ha meravigliato, dopo quel– lo clic tu sapevi di mc e che perso– nalmente ti ho ripetuto a Parigi. Me ne duole, ma non posso in nessun modo accetlarla. 1 Andrea Costa. 302 A parte le ragioni generali cl1e consigliano ad un partito rivoluzio– nario l'astensione dalle urne e che io non istarò a ripetertj, mi pare cl1e in questa circostanza, se ecce– zione v'è, l'è tale da rendere piì1 che mai necessario, per gli anarchi– ci. una condotta che non si presti al– l'equivoco e li dis1ingua da coloro che volano. Il discors~ col <1uale chiudesti, per

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