Volontà - anno VI - n.5 - 31 marzo 1952

ria>> organo della F. A. C. A. (Fede. razione Anarco-Comunista Argenti– na) che come << La Obra » e t< La Protesta)> esce sahuariamente ed è clandestino. A parte queste considerazioni che riflettono sommariamente il travaglio interno del movimento anarchico ar– gentino, e che del resto non costitui– sce lo scopo di queste note, conviene far notare che fra i compagni delle liverse tendenze la discussione è ,.•..,_ ta sempre serena e non raggiunse mai un tono asi i oso e personalisti– co. Fra costoro è evidente la cor– dialitii e il rispetto reciproco che rendono possibile una certa intesa so. ]ida]e nell'attuale difficile momento. La reazione peronista li accomuna sul terreno della perseeuzion(' P della lolla, e quindi facilita in parte il lavorio dei compagni che pur fra tante difficoltà cercano, per mezzo di piccole pubblicazioni periodiche e di manifesti stamrrnti alla macchia, di mantenere vivi i contatti con l'e. lemento sano del popolo argentino. i:: facile prevedere, dopo il trionfo elettorale del generale Peron, quale saranno gli ulteriori sviluppi della reazione argentina. Sicuramente la situazione del movimento anarchico, stando allo stato attuale delle cose, non sarà dissimiJe da quella prece– dente. De] resto è confortante il fa110 che, nonostante tutto, a fianco dei vecchi compagni rimasti snlla breccia, nuo– vi clementi giovani lavoratori e in– tellettuali affluiscono nel nostro mo– vimento, sintomo si('uro di vit.ali1à permanente e di ripresa. A. DE MARCO PROCESSI A Roma, << Umrmità No,.n )) ha fo110 il grosso errore di ripuhhlicare un brano puh– hlicato liberamente nel lonlano 1897 sn ,, /_,'agitazio11e n. Ciò d1c t: passato senza procc~so sotto il govcr110 monarchico e destro di allora non è passato sono il p'.O\'CrllO rcpuhh1ic:ano e sinistro di oggi: ed il gerente .ili 1< L', /\', 11, Aiati, deve rispondere davanti alla •< giustizia 1\ di quattro «vilipendi». Parole ancora di pro1esta? Illusioni ancora .su Pacciardi e gli altri « dcmocratiri ,) die pur di conservare la poltrona <li 111inis1ro sottoscrivono hen altro che questi pro– cessi, in cui pure è in itioco la liberti• di s1am1ia così ~olennementc ria1Tcrnrn1a nella Costitu;,:ione? Un avvcr1imcnto solt111tlo. ai po1en1i dell'orH. In questa ova11ata atmo<-fcra italiana in cui pochissime voci dic-0110 c:hiari discorsi virili, e son d"uomini e donne liberi spcr– du1i in una massa di uomini c donne che i' vari apparati PNF, PC, OC, ccc. hanno agglomerati cd organizia1i in gregge, così che ogni volontà cli libertà si perde nel vuoto, ogni proposito di lib('rtÌ• pare si annulli in vani col1>i contro un muro di gelatina, ma1urano giorni gravi, Quanto piìa il po1ere dei preti cresce, e dei loro succubi, tanto più féroce sarà a suo tempo la reazione del pqpolo. Pac:ciardi ha dimenti,·ata la storia di Spagna? Chi semina vento .. 279

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