Volontà - anno VI - n.4 - 29 febbraio 1952

LETTERE DE I LETTORI Eticitù: = anarchismo. « ... Vorrei farvi presente clie qui fa cat• tiva impressione cl,e Volo111à tratti sogget• ti che agli anarcli ici non Ja,rno nè caldo nè Jrctldo. La lotta e la eve/lluale riuscita dell'anar– cl,ismo non è nei paraggi della leueratura di maniera o nel dilettantismo, ma sohan– to nel campo etico. 'l'utto ciò che non è eticilà assoluta, non è wwrclii« ed è pro– prio or11 clic gli a11arcliici si decidano a rico11oscerc ciò ... >l. A. P. Udine, 3-1-1952. 1'1ttt11 quello- clic 1w11 è eticità non è 11- narchia: ecco trasformato in affermazione astratta 1a molla dell'azione nostra di ogni giorno, dell'attività di tuui noi. Noi pen– l!i[.nno che bisogna saper ritrovare l'etici- 1:I nelle manifestazioni attive della vita, nei rapporti delle J)crsonc reali, sul Javo• ro e nel gioco ohrc che nel pensiero. Per• ciò ci pare che l'esaminare mito ciò che accade nel mondo abbia un interesse spe– cifico per l'anarchismo: da cui deriva che qualsiasi argomento, purehè trattalo con spirito critico cd in modi non conformisti, è hen degno di figurare su una rivista anarchica. Bisogna avere una visione 1>ii1larga e del· l'etici1à e dell'anarchismo, ci pare: :1bbrac• ciare tulla la vita, mtta In realtà, la qua• le include gli operai e i dirigenli che la• voreno nella fobhric:1; i maeslri all'opera nelle scuole cd i loro allievi; i filosofi che pensano e i giornalisti che scrivono; i gio– vani che si amano cd i giovani i vecchi nelle loro famiglie; i politici d1c lavora• no per conservare il potere se lo hanno o per prenderselo se an<lora ne sono fuori, e .i gregari che li sostengono; i preti cd i foddi al servizio di una sincera religiosi– tà e quelli che adorano il Molock della politica, cd infine tulli gli artisti (i poeti, i narratori, • pittori, gli scuhori) che quc- sia complessa reahà Hluminano con le lo• ro rappresentazioni cd interpretazioni. Una intelligente critica del mondo come è, cioè di tutlo ciò che accade :111orno a noi, è la mi!,;liore prov:i che gli anarchi– ci lrnnno volonlà chiare 11roprie, che non vivono nelle nuvole. L'interpretazione che questo o ques1'a]. tro collaboratore può dare a'gli avvenimc11• 1i che considera è sempre discutibile, si intende. Ognuno può intervenire (cd è be• ne che intervenga, e noi sollcci1iamo que– sti inrervcnti!) per correggere giudizi o impostazioni a suo avviso errale. Ma guai se Volontà rimanesse nel limbo Jegli as• soluti teorici. L'anarchismo include nel suo esame, senza nessuna esclusione, tullo ciò clic esiste, vive, nel cam1>0 sociale. Razionalità sull' anarcbiemo « ... Quando diciamo di voler distrug• gcre quell'ordinamento che 1wr1 permette l'e.~erci:io della libertà, della più ampia libertà, noi esprimiamo un'opi11io11ein co11- traddi:io11e con {e nostre al]erma:ioni di libertà ... Se quell'ordi11amenlo ... 11011 è sta– IO flssu11toria noi spo11ta11eamente,sciente• mente, volo11tariame11te,non abbiamo ncs· suna ragione di volerlo distruggere. Sta in nostra facoltà costiwirci i,i quella /or· ma tli società elle crediamo la migliore ... no11 vi è anima d'uomo che. voglia perpe· tua/o un ordinamento socilìle ripugnante col bene privato e colleflivo, ripugnante alla ragione e al buon seri.so ... )). Mantova, febbraio 1952. Che candide illusioni! M. C. Come si può affermare che « non c'è a• r,ima d'uomo che voglia perpetuato un or– diname,uo sociale ripugnante con il bene privato e collettivo? ». Chieda M. C. a certi industriali se de– siderano veder abolito il sislcma che fa 225

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