Volontà - anno VI - n.4 - 29 febbraio 1952

ria: è esperienza - dopo quanto è accaduto in Spagna. Nascerà il mondo nuovo, allOra, con l'estremo modo dell'azione di– retta: la rivoluzione, Decidjamocj, dunque, noi che fa– voriamo, noi che siamo pur capaci di regolare noi stessi i1 nostro lavo– ro produttivo, a regolare tulto l'in– sieme deJ le noslre relazioni sociali, cioè a Car meno dei politici profes– sionali. Affermiamo la (lemocrazia diretta delle libere assemblee, manteniamo– ci tenacemente decisi a non delega– re ad alcuno il Potere che è in cia. scuno di noi. Facciamo che ogni più vasto or– dine di problemi trovi il suo ]ibero impianto e l'avvio a soluzione in piìi vaste assemblee spontanee - magari costituite di incaricati di assemblee minorj, ma con manùati limitati e definiti, ccssanli appena il ]avoro particolare per cui son designati sia concluso, pagati non più del sala– rio medio del lavoratore, soggetti in ogni momento a revoca da parte dei loro mandanti, i quali dispongano perciò di vie facili e certe. Neghiamo, sempre, in tutte le se– di, a consentire che si cosLituisca a favore di chiunque un'Autorità so– pra di noi. Solo così ]a Libertà non sarà pii:1 un mito, prenderà corpo in una moltitudine di libertà parti– colari, diventerà l'atmosfera vitaliz– zante della vita quotidiana di tulli. E Ja Giustizia sarì1 al.fine vera con l'equità sociale, con le stesse l·ibertà in atto ugualmente per tutti. [I mondo rlcgli uomini e donne diversi ed uguali, impegnati in com– petizioni risolute ma Craterne, supe• rerà i.I piano del vivere animale, la lolla biologica del muugia-che-ti– mangio. Divenlerà aUora mnano, (_i. nalmente. Cioè la vita nostra si svol– gerà - qualunque sia il suo impre– vedibile orientamento pratico - in modi tali che l'aueggiarsi a J)adro– ni e l'atteggiarsi a servi sarà escluso non dalle (( leggi )) ma dal costume, in libertà. Perchè un tale mondo si costrui– sca, davvero vale la pena di vivere, anche oggi, resistendo alla tentaz·io• ne della facile morte. V. SOCIALISTI Il reefflle Congresso del (diamo il nuovo 11ome) Partito S.D.I. l,a mostrato nuda la trama di ambir.ioni di potere su c,ui i capoccioni più 11oti (11011 solo Si111011i11i destra. nw anche Saragat ce111ro,ma lmd1e Ramita sinistra} i11tessono la loro azione. 1'11tti masticano belle parofo, ma la sostanza è sem-11re<1uella: come fare per di– veni,re 1m Parti(o forte? cioè per avere -un battagliorie di se.g11aciabbasta11:a mu11croso, e negoziarlo poi per otte11ercdimwvo poltro11e di mi1dstri, co11a,mcssi cariali di pote11;r;a? E si porla di socialirnio. Davvero difficile riesce di ct1pire come mai brava ge11te, geme onesta. riesca ancora a stare in simile compag.1ia. Eppure ce n'è. (E, ri/lcssio11ericorrente: che s'aspeUa, di fronte alla dege11erazio11.e autoritaria della fra:.io11c « marxista. >l del socialismo, il PC, ed a questa ovvia dcgc.11erar.i.o11e governativa della frazione « demacraticll » del socialismo, per rico11oscere che veramente i.l soci.Ìlismo come a11imMore di liberlÙ è fallito, finito?). 168

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